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Monteverginella, crolla la cupola

Cade un pezzo dalla sommità dalla chiesa del Centro storico riaperta ad ottobre dopo il restauro. L’appello delle suore

Una piccola parte della cupola superiore si è staccata questa settimana nella chiesa di Monteverginella in via Paladino 20, nel cuore di Napoli. Eppure la chiesa era stata riaperta dopo moltissimi anni lo scorso ottobre, in seguito ad importanti lavori di restauro.
Dalla sua riapertura ogni fine settimana i ragazzi tra i 18 e i 28 anni del Centro di Aggregazione Giovanile delle suore Salesiane, che hanno in custodia la chiesa, hanno accolto numerosi visitatori realizzando visite guidate gratuite. Grazie all’impegno costante di questi ragazzi cittadini del quartiere, associazioni culturali, turisti e semplici curiosi hanno potuto riscoprire un vero gioiello nascosto della città di Napoli.
La chiesa di Monteverginella, situata a pochi passi da piazza San Domenico Maggiore e dalla più famosa chiesa del Gesù Vecchio, ha origini molto antiche (1314) e conserva ancora capolavori artistici di maestri come Domenico Antonio Vaccaro, Luca Giordano, Belisario Corenzio, oltre ad essere collegata al bellissimo chiostro cinquecentesco del Complesso Monumentale di Monteverginella, un ex convento benedettino ora sede dell’Ispettoria Meridionale Madonna del Buon Consiglio delle Figlie di Maria Ausiliatrice – Salesiane di Don Bosco. Un tesoro di inestimabile valore, dunque, uno dei tanti del Centro storico di Napoli. “Siamo profondamente dispiaciuti per quello che è successo – dice Diana de Martino, responsabile del progetto di valorizzazione del Complesso Monumentale di Monteverginella – e confidiamo che la Soprintendenza ci permetta presto di riaprire la chiesa per continuare a restituire alla città le innumerevoli storie legate a questo sito culturale. Nonostante quella che, speriamo, sia una breve pausa, abbiamo deciso di continuare col nostro lavoro. Pensiamo infatti di realizzare delle visite guidate virtuali, tramite dirette Facebook o su altri social network, in attesa che passi questo periodo difficile anche legato al Coronavirus”. “Il progetto di Monteverginella per i giovani – spiega Suor Aurelia Raimo, ideatrice del progetto – è stato fortemente voluto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice per permettere ai giovani studenti universitari che ospitiamo quotidianamente e gratuitamente nelle nostre aule studio, di mettere a frutto quanto stanno imparando nelle loro carriere accademiche in divenire, per valorizzare un sito culturale di valore inestimabile. Tutti i ragazzi si stanno mettendo in gioco con passione e professionalità. I nostri giovani storici dell’arte stanno studiando ogni dettaglio della chiesa, i letterati ci aiutano a comunicare con i visitatori tramite gli articoli che pubblichiamo sul nostro blog o sui social network, mentre chi studia lingue straniere ha la possibilità di parlare ogni settimana con i turisti che vengono a visitarci. Siamo davvero felici di questa esperienza – conclude Suor Aurelia Raimo – e speriamo che continui a lungo, grazie anche al sostegno della città, dei suoi cittadini e delle aziende che vorranno aiutarci”.

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