Home Cultura e Arte Cucina Tiny kitchen sbarca a Napoli e abbatte lo stereotipo di una cucina...

Tiny kitchen sbarca a Napoli e abbatte lo stereotipo di una cucina vegana fatta di privazioni

Sbarca a Napoli “Tiny Kitchen”, il primo social dinner accompagnato da teatro, musica e arti performative.

Un po’ supperclub, un po’ homerestaurant, un po’ casa particular cubana, la formula “Tiny Kitchen” nasce dall’unione della passione per la cucina plantbased di Seela Wijesinghe all’amore per la Musica e le arti performative del musicista e compagno di vita della Chef, Francesco Paolo Addati.

Si tratta di cene organizzate in luoghi sempre diversi, che ospitano un massimo di 16 persone, tutti sconosciuti che si incontrano e condividono per la prima volta un esperienza di social dinner.

Le prenotazioni avvengono su Instagram alla velocità della luce, visti i posti limitati, sull’account “seelamangia” e “kalajungle”.

Raggiunta la location si viene accolti con un aperitivo di benvenuto e una performance della durata di Massimo 30 minuti che prepara l’atmosfera alla cena.

La particolarità di Tiny Kitchen risiede nell’offerta di un menù totalmente vegano, che abbraccia la tradizione della cucina partenopea senza rinunciare al gusto, una scelta che la coppia attua nella vita di tutti i giorni con le loro due bambine.

Dalla parte dei diritti degli animali, dalla parte del pianeta, dalla parte dei piccoli produttori locali con la scelta di ortaggi biologici certificati di nanometrozero e vini flegrei come la falanghina e il Piedirosso di Cantine Averno.

“Stiamo facendo una Rivoluzione e per farlo bisogna sconvolgere le abitudini e gli animi senza paura del cambiamento.

Il cambiamento sarà la nostra unica salvezza e prima ci buttiamo prima ne godremo tutti i suoi frutti”.

“La scelta di accompagnare le cene alle arti e alla musica viene dalla voglia di condividere bellezza, invitiamo sempre nuovi artisti grazie soprattutto all’etichetta discografia kalajungle con cui organizzo gli eventi”.

“Le location cambiano in base all’evento, siamo itineranti e questo ci permette di creare cose sempre nuove, abbiamo allestito degli eventi in alcuni ristoranti flegrei, in una bellissima casa sul Vulcano Solfatara e prossimamente saremo a Torre del Greco”.

Insomma tante novità in Campania, tanto fermento artistico che strizza l’occhio ad un futuro sostenibile e green.

Previous articleLa UEFA punisce l’Eintracht Francoforte, ecco le sanzioni…
Next articleOsimhen e la mascherina perduta, contro il Milan giocherà…