Napoli-Roma: una partita molto Var…ia che finisce con un pari deludente per gli azzurri.
Napoli Roma: Ultime uscite per questo Napoli prima di concludere un campionato che può assumere contorni interamente fallimentari, dopo la brutta sconfitta rimediata contro l’Empoli, Calzona al Maradona ritrova la sua difesa “titolare” Juan Jesus-Rrahmani, ritorno in campo dal primo minuto anche per Olivera, mentre a centro campo Zielinski, infortunato, lascia la casacca da titolare a Cajuste. Dopo l’esibizione di Geolier si inizia.
Primo tempo con lo stadio in versione teatro, silenzio assordante per protesta contro calciatori e dirigenza.
Nei primi minuti di gioco, l’atmosfera al Maradona è surreale, in circa 50mila in religioso silenzio ad assistere il match, qualche timido mugugno si sente solo in occasione di un errore, o presunto tale, del direttore di gara Simone Sozza. Il Napoli prova a fare la partita ma la manovra, come spesso nell’ultimo periodo, è lenta e prevedibile. Al minuto 17 le curve iniziano a cantare, la protesta è forte e vibrante all’indirizzo del patron azzurro, il grido è unico e inconfondibile “De Laurentiis noi vogliamo vincere”. La squadra inizia ad essere più fluida man mano che passa il tempo, forse complice anche una Roma che non riesce ad alzare i ritmi. Le occasioni iniziano a susseguirsi per gli azzurri, prima Osmhen a tu per tu con Svilar, tiro forte ma sul portiere, poi Anguissa lanciato a rete da una spizzata di testa del solito Osimhen, tiro del camerunense in curva da pochi metri, poi Kvara con un piazzato alto disinnescato da Svilar e ancora Jesus che da zero metri con il portiere da tutt’altra parta, spara alto. Molteplici le occasioni create e clamorosamente cestinate. Alla fine dei primi 45 miunti si sente qualche timido applauso per un pareggio che al Napoli sta molto stretto.
Emozioni nella ripresa, Dybala la sblocca sul rigore, Olivera firma il pari e Osimhen il sopasso su rigore, Abraham riequilibra il risultato per il definitivo 2-2.
Secondo tempo ricco di emozioni, iniziano all’ora di gioco quando Juan Jesus interviene su Azmun in piena area di rigore, per Sozza non ci sono dubbi penalty, Dybala trasforma. La reazione del Napoli non si fa attendere molto, giusto 5 minuti per assorbire il colpo e Olivera trova la giusta deviazione di Kristensen che inganna Svilar per l’1-1. Il Napoli sembra rivitalizzarsi dopo il parreggio, ma la giornata di Svilar è una di quelle indimenticabili e riesce a disinnescare Osimhen salvaguardando il pari. Al minuto 80 l’intervento su Kvara di Saches è da rigore per tutti i presenti allo stadio, ma non per Sozza che vicinissimo all’azione non coglie l’irregolarità, è il Var a salvare il direttore di gara, Osimhen batte Svilar per il vantaggio azzurro. Ma il Napoli ha una delle peggiori difese del campionato, a pochi minuti dal recupero sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la Roma trova il pari con Abraham, anche in questa circostanza il Var deve aiutare il direttore di gara per convailidare il gol inizialmente giudicato in offside.
Ennesimo risultato deludente al Maradona che ha pesantemente contestato i calciatori. Un campionato che ormai per gli azzurri ha ben poco da dire se non una qualificazione per l’Europa che può essere una macabra consolazione per chi partiva con lo scudetto sul petto.
Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.