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Napoli-Lecce: partita dura al Maradona, ma Di Lorenzo scaccia i fantasmi leccesi e blinda la vetta

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Napoli-Lecce: partita dura al Maradona, ma Di Lorenzo scaccia i fantasmi leccesi e blinda la vetta
Foto press Orfano agency

Napoli-Lecce: partita dura al Maradona, ma Di Lorenzo scaccia i fantasmi leccesi e blinda la vetta.

Napoli-Lecce partita ostica al Maradona, i ragazzi di Gotti reduce dalla pesante sconfitta dal risultato tennistico contro i viola, cercano punti contro la squadra allenata da mister Conte che per l’occasione cambia gli esterni d’attacco, Neres al posto di Kvara e Ngonge al posto di Politano.

Il match prende sin da subito il binario che ci si poteva ampiamente preventivare, Lecce rintanato in difesa e Napoli riverso in attacco alla ricerca del gol. Nonostante una predominanza sul piano di gioco, il risultato stenta a sbloccarsi, nel complesso Ngonge sembra più lento del solito, mentre Neres è una vera e propria spina nel fianco della difesa salentina. Sul vantaggio del Napoli che arriva al minuto 26, annullato dal Var per fuorigioco, Ngonge riceve in area un pallone pulito di testa da Di Lorenzo, sull sfera c’è scritto “calciami in porta”, il belga non si fa pregare e calcia ma la sfera viene respinta da Falcone, sulla ribattuta Gilmour calcia e trova Di Lorenzo a due passi dalla porta che ribadisce in rete ma purroppo in offside. Il Napoli continua come un martello alla ricerca del gol, ma il muro difensivo leccese, con la complicità dell’estremo difensore Falcone che disinnesca anche un gran tiro di Ngonge diretto verso il set, inchiodano il risultato sullo 0-0. Del Lecce nei primi 45 minuti si mette in evidenza Banda, nelle poche volte che la squadra ospite attacca è l’attaccante esterno a rendersi più pericolo. Ottimo l’intervento di Meret sul colpo di testa a botta sicura di Baschirotto al minuto 34.

Nella ripresa dopo appena 12 minuti, cosa molto insolita, mister Conte effettua il primo cambio, dentro Politano per Ngonge. Il match prende sin da subito un piega diversa, ma il risultto non si sblocca, lo scettro delle partite stregate sembra riaffiorare minuto dopo minuto. Al Napoli manca la zampata vincente, le azioni si susseguono ma sotto porta Lukaku e compagni non riescono a dare il giusto graffio per passare in vantaggio. Al minuto 72 entrano nella mischia anche Kvaratskhelia al posto di Neres e Raspadori al posto di Gilmour. Basta poco e l’incontro prende la finalmente la giusta svolta, il minuto è il 73 il cross da calcio d’angolo è di Politano, l’incornata è di McTominay ma Falcone si supera parando sulla linea, Di Lorenzo come un rapace si fionda sulla sfera e ribadisce in rete, esplode il Maradona a scacciare via i cattivi pensieri. Il Napoli nell’immediato dopogol sembra più sciolto, il vantaggio regala più fluidità e velocità ai ragazzi di Conte, Lukaku lavora un gran pallone all’interno dell’area lo cede a Raspadori che da posizione favorevolissima spara in curva tra lo stupore dei presenti. La partita entra nella fase finale, il Lecce produce il massimo sforzo e sfiora il pareggio in un paio di occasioni. Tra le palpitazioni dei presenti dopo 4 minuti di recupero l’arbitro sancisce la fine dell’incontro.

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, il Napoli si lancia a 22 punti in classifica sempre più primo e si può godere il derby d’Italia comodamente dal divano, in attesa di incominciare il ciclo di ferro. Male l’arbitro Tremolada, nel corso dell’incontro molteplici le decisioni sbagliate e molto discutibili.