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Giulia, altri colpi di scena. Milano-Napoli: stasera a “Porta a Porta” la sorella di Ornella Pinto

A undici giorni dall’omicidio di Giulia Tramontano e del bimbo che aveva in grembo da parte del compagno Alessandro Impagnatiello, su indicazione dell’omicida è stata finalmente trovata l’arma del delitto (sic: il coltello era ancora sul frigorifero in un ceppo portacoltelli) così come sono stati trovati  alcuni  documenti della vittima, gettati in un tombino di Senago, nel Milanese, dove la ragazza napoletana di Sant’Antimo e il barman convivevano. Intanto continuano ad emergere contraddizioni e altri particolari agghiaccianti. Non si esclude che Impagnatiello sia stato aiutato da qualcuno dopo la tragedia.

Anche se soltanto qualche ora prima del delitto del 27 maggio il barman ha cercato di capire via Internet come fare a bruciare il corpo, presumibilmente era da parecchie settimane che l’uomo ragionava su come fare a liberarsi di Giulia ma, probabilmente,  la situazione è precipitata dopo la scoperta da parte di Giulia dell’esistenza di una “fidanzata parallela”. E il pensiero si è tradotto in atto. Non si sa se il reo confesso sia stato sottoposto a test per verificare eventuale assunzione di droghe, così come lasciano perplessi gli inquirenti alcuni fatti accaduti, ovvero delle “stupidità” che sarebbero state commesse dopo la tragedia da Impagnatiello. Non si esclude che il ragazzo possa non dire tutta la verità. L’avvocato che aveva nominato il 31 maggio dopo la denuncia della scomparsa di Giulia, e cioè prima che si sapesse della sua uccisione, ha rinunciato all’incarico. L’assassino peraltro ha chiesto di incontrare il figlio di 8 anni avuto da una precedente compagna (qualche  maligno sospetta che si tratti di una mossa per tentare di acquisire una parvenza di umanità).

Un crimine di particolare efferatezza, quello avvenuto il 27 maggio a Senago, che riporta alla memoria  l’assassinio di Ornella Pinto, la professoressa di Napoli massacrata il 13 marzo 2021 con una quindicina di coltellate nel sonno –  nella sua casa dalle parti di via Foria – dall’ex compagno Pinotto Iacomino mentre il loro figlioletto di due anni si rintanava terrorizzato sotto le coperte. Stasera a “Porta a Porta”, la trasmissione di Rai 1 condotta da Bruno Vespa,  sarà presente una delle sorelle di Ornella, Stefania, impegnata col padre Giuseppe Pinto nella battaglia  contro il femminicidio e a tutela degli “orfani invisibili”, circa duemila in Italia, dei quali non esiste un censimento.

(Lu. Ru.)

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