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Verona-Napoli: parte malissimo l’avventura di Conte sulla panchina azzurra, tre sberle al Bentegodi non c’è luce in fondo al tunnel

Verona-Napoli: parte malissimo l’avventura di Conte sulla panchina azzurra, tre sberle al Bentegodi non c’è luce in fondo al tunnel.

Verona-Napoli come due anni fa, quando iniziava la scalata al tricolore, è il primo match di campionato dell’era Conte. In campo dal primo minuto tra i pali Meret, con il forfait di Buongiorno ritorna il solito Juan Jesus, al suo fianco il centrale di difesa Rrahmani e il braccetto Di Lorenzo, centrocampo composto da Spinazzola, Lobotka, Anguissa e Mazzocchi. In attacco Kvaratskhelia, Politano e Simeone.

Partita che regala poche emozioni, nonostante gli 8 tiri complessivi per il Napoli e zero per l’Hellas Verona, lo spettacolo in campo non decolla, azzurri a comandare il giro palla spesso sterile, padroni di casa che si limitano a difendere per sfruttare il contropiede. Il primo cero pericolo verso la porta di Montipò lo firma Anguissa, con un colpo di testa che finisce di poco alto, l’assist nell’occasione era del capitano con un cross preciso. A sfiorare ancora il gol poco più tardi anche Lobotka, il centrocampista azzurro calcia dal limite dell’area da ottima posizione, ma la sfera finisce di poco alta. L’occasione più chiara capita sui piedi di Kvaratskhelia, nei minuti di recupero il georgiano sfrutta un retropassaggio errato della retroguardia veronese per lanciarsi a tu per tu con Montipò, ma pecca di eccessiva lentezza e si fa deviare in angolo il tiro a botta sicura con una scivolata un extremis, nell’occasione kvicha chiede il cambio per un problema fisico. All’intervallo è 0-0.

Nella ripresa gli azzurri non scendono in campo, e bastano 5 minuti ai ragazzi di Zanetti per trovare il vantaggio, su una ripartenza dopo l’errore in fase di impostazione di Di Lorenzo, Lazovic mette un cross rasoterra al bacio per Livramento che non sbaglia davanti a Meret. Il Napoli prova a scuotersi ma la mancanza di una punta di ruolo si fa sentire, la reazione arriva dai piedi di Anguissa il quale colpisce una traversa sull’unica azione pericolosa del secondo tempo, è li che si spengono le speranze del Napoli. Il Verona trova il raddoppio con Mosquera appena entrato al minuto 75 dove si vede tutta la fragilità dei partenopei, su una palla contesa a centrocampo ci vanno in tre del Napoli e solo uno del Verona, la sfera resta in possesso dei padroni di casa, palla dentro oer Mosquera che davanti a Meret firma il 2-0. Il Napoli non si ritrova, anzi molla completamente la partita e nei minuti di recupero Mosquera firma la propria doppietta in modo troppo facile.

Tre sberle all’esordio in campionato sulla panchina azzurra per il tecnico leccese, troppi limiti di una rosa che dopo lo scudetto è andata letteralmente a picco, anche i cambi non hanno scosso la squadra ed e anche vero che nei titolari solo Spinazzola è stato un volto nuovo, il mercato non ha dato i frutti sperati ma il tempo c’è ancora e una squadra che ha l’obiettivo minimo della Champions League, non può giocare con gli stessi autori dello scorso catastrofico campionato.

 

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