Ricordo in musica, on line, per i 250 anni dalla morte di Raimondo di Sangro
La pandemia sta assestando un colpo durissimo alla cultura. Ma per fortuna non tutto tace. Sabato, stasera, alle 19.30 un concerto on line aprirà le celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. “Concerto per il principe” è stata presentata nei giorni scorsi dal Museo Cappella Sansevero e dall’Associazione Alessandro Scarlatti e vedrà come protagonista L’Ensemble Barocco di Napoli. L’evento si svolgerà all’interno del tempio settecentesco, celebre in tutto il mondo per il Cristo velato.
Il concerto sarà trasmesso in contemporanea sul canale Facebook del Museo Cappella Sansevero e sul canale YouTube dell’Associazione Scarlatti. Che dire di Raimondo di Sangro? Un personaggio straordinario, geniale ideatore del progetto iconografico della Cappella Sansevero e di multiforme ingegno, intrattenne rapporti con i più grandi compositori del Settecento napoletano e nutrì anche per la musica un profondo interesse personale. Valoroso uomo d’armi, letterato, editore, primo Gran Maestro della Massoneria napoletana, prolifico inventore e intraprendente mecenate, Raimondo di Sangro è un gigante nella storia della cultura napoletana di tutti i tempi.
“Concerto per il principe” propone brani da Alessandro Scarlatti, Domenico Gallo, Francesco Mancini e Leonardo Leo, quattro compositori fortemente rappresentativi dell’epoca in cui visse il principe e che, in alcuni casi, ebbero relazioni dirette con la famiglia di Sangro.“Ha un particolare significato – ha commentato Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero – che l’apertura delle celebrazioni sia affidata alla musica e siamo felici di tributare questo primo omaggio al principe insieme all’Associazione Alessandro Scarlatti. La musica rivestì nella vita di Raimondo di Sangro un ruolo non secondario, sia per i rapporti che lo legarono ai principali compositori dell’epoca, sia perché essa ebbe parte in una delle sue invenzioni più originali: il grande orologio a carillon che egli progettò e fece costruire sul ponte che collegava la Cappella al suo palazzo, le cui campane potevano eseguire qualunque aria si desiderasse”.
“In un momento in cui per il mondo della musica è ancora molto difficile vedere la luce in fondo al tunnel e lo streaming è ancora l’unico mezzo per condividere le emozioni di un concerto con il pubblico, – ha aggiunto Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Alessandro Scarlatti – abbiamo immaginato con gli amici del Museo Cappella Sansevero un’occasione per vivere, seppure solo sul web, le emozioni della musica e dell’arte ponendo al centro la figura di Raimondo di Sangro e la grande musica del Settecento napoletano”. L’Ensemble Barocco di Napoli, nato nel 2010, si dedica da anni al repertorio barocco napoletano, con la presenza solistica al flauto di Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Alessandro Scarlatti, e con Rossella Croce e Marco Piantoni (violini), Manuela Albano (violoncello), Giorgio Sanvito (contrabbasso) e Patrizia Varone (clavicembalo). “Concerto per il principe” si aprirà con la Sonata IX in la minore per flauto, due violini e basso continuo di Alessandro Scarlatti. Figura chiave della storia della musica napoletana tra ‘600 e ’700, Scarlatti conobbe ed ebbe rapporti con la famiglia del principe di Sansevero: presso la Biblioteca Nazionale di Francia è conservata una cantata di sua composizione per voce e basso continuo dedicata a Paolo di Sangro, sesto principe di Sansevero e nonno di Raimondo. Il programma del concerto proseguirà con la Sonata n. 1 in sol maggiore per archi di Domenico Gallo, le cui sonate furono erroneamente attribuite per anni a Giovan Battista Pergolesi. La sonata scelta, in particolare, presenta, nel primo movimento, uno dei temi più famosi utilizzati da Igor Stravinskij nel suo Pulcinella, opera che fu decisiva, alla metà del XX secolo, per rimettere all’attenzione del mondo musicale internazionale la Scuola Napoletana. A seguire in programma la Sonata IV in la minore per flauto e basso continuo di Francesco Mancini, che fu dal 1708 al 1725 vice-maestro della Cappella Reale e, alla morte di Scarlatti, subentrò a lui nella carica di Maestro di Cappella, che mantenne fino al 1737, anno della sua morte.
Chiuderà l’appuntamento celebrativo la musica di Leonardo Leo, compositore che fu particolarmente vicino alla famiglia di Sangro, tanto da musicare una serenata per le nozze del principe Raimondo con Carlotta Gaetani dell’Aquila d’Aragona, la Pasitea, la cui partitura è andata purtroppo perduta. L’anno della ricorrenza proseguirà nei prossimi mesi con un programma di diverse iniziative dedicate al principe di Sansevero. Dopo l’appuntamento del concerto, sarà la volta di un breve video-tributo alla figura di Raimondo di Sangro, prodotto per l’occasione e realizzato da Nfi - Napoli Film Industry, che sarà lanciato sui canali social del museo lunedì 22 marzo, proprio nella data della sua scomparsa.