L’emeroteca ai tempi del web – 2
Sull’importanza del carteggio inedito Missiroli-Del Secolo (trentacinque lettere scritte dal 1906 al 1930) si sono soffermati a lungo la professoressa Emma Giammattei dell’Università Suor Orsola Benincasa e il professor Ernesto Mazzetti della “Federico II” relatori al convegno sui “Due giganti del giornalismo” svoltosi nella sede dell’Emeroteca-Biblioteca Tucci nel Palazzo delle Poste di Napoli dove, insieme con l’esposizione dei preziosi documenti cartacei, è stata inaugurata anche una mostra dei libri dei due giornalisti-scrittori, tutti nella loro rarissima prima edizione, nonché di quotidiani e riviste. Una rassegna ricca di pezzi esclusivi come “Scienza e Diletto”, settimanale di Cerignola , sul quale il ventenne Floriano Del Secolo, conseguita la laurea con Giosuè Carducci a Bologna, scrisse il suo primo saggio di critica letteraria o come il “Nuovo Don Chisciotte” di Bologna, mancante a tutte le biblioteche italiane, sul quale a quindici anni debuttò l’aspirante giornalista Mario Missiroli che avrebbe poi scritto trentadue libri e diretto quattro importanti quotidiani: il Resto del Carlino, Il Secolo, Il Messaggero e Corriere della Sera.
Introdotti dal presidente della ”Tucci” Salvatore Maffei, che ha ricordato un’ erudita affabulazione su Henry Mondor, Oscar Wilde e Andrè Gide fatta nel 1968, a Grado, da Missiroli presidente della Federazione della Stampa prima dell’apertura del Congresso dei giornalisti, i due relatori hanno convenuto sull’ironia missiroliana nel giudicare il Duce “profeta e poeta” che si elevava al “livello del genio”, come si legge nella bacheca che espone l’articolo “Eloquenza di Mussolini” pubblicato sulla prima pagina della rivista illustrata “Omnibus” del 23 ottobre del 1937, diretta dal maestro d’ironia Leo Longanesi .