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L’album omaggio a Pino Daniele

Il nuovo disco strumentale del musicista napoletano Sergio Esposito dedicato al grande artista

“In questo viaggio appassionato non è stato semplice individuare, tra le tante e diverse ‘perle’ del suo repertorio, quelle che meglio potessero adattarsi al nostro organico e attraverso le quali poter esplorare noi stessi e le nostre sensibilità per esprimerle, in forma strumentale, ‘con i nostri colori’. E forse proprio la varietà dei ‘colori’ emergerà dall’ascolto di questo lavoro, dettato da un comune sentimento di gratitudine per ciò che Pino ha rappresentato per noi, nel nostro percorso musicale e umano!”. Racconta così il pianista e compositore napoletano Sergio Esposito il suo nuovo album Sergio Esposito and friends (for Pino Daniele), un tributo al grande artista scomparso realizzato con il contributo di tanti musicisti partenopei: Carlo Fimiani, Roberto Giangrande, Vittorio Riva e Marco Zurzolo, disponibile su tutte le piattaforme digitali dallo scorso 11 ottobre (https://sergioesposito.lnk.to/sergioespositoandfriendsforpinodaniele?fbclid=IwAR3iT6sb1lJiigiHDWriOsmh1IAUdjXV37sg3Wrc0qlEAWXustGevCpqFiI).
Tredici tracce riarrangiate in chiave strumentale, tra cui due inediti: Core Fujente, colonna sonora scritta da Pino Daniele per il film di Animazione Opopomoz del regista napoletano Enzo D’Alò, e il brano A Vierno ‘O Friddo composto da Nino Rota per Napoli Milionaria sulle parole di Eduardo De Filippo ed eseguito eccezionalmente dal vivo da Pino Daniele nel 2000 al Teatro San Carlo di Napoli, in occasione del centenario dalla nascita di Eduardo.

L’album, sull’esempio del grande artista partenopeo a cui dedicato di andare oltre le ‘strade sicure’, di sperimentare con coraggio, è il frutto di una ricerca espressiva e linguistica dei musicisti coinvolti. “Pino – prosegue Esposito – è stato per noi un riferimento importante. Siamo cresciuti accanto ad un ‘classico-contemporaneo’ con la fortuna e il privilegio, per me, Roberto e Marco, di aver anche collaborato con lui! Io lo conobbi nel ’77 – ricorda Esposito – , mentre assistevo ad alcune sue prove a Napoli, in via Martucci. Pino aveva da poco pubblicato il suo primo album Terra Mia e stava preparando la colonna sonora per il film La Mazzetta di Sergio Corbucci. Rimasi impressionato dalla sua vena melodica nell’improvvisare con la chitarra, nelle jam sessions che spesso seguivano le prove per il film. Pino – spiega Esposito – non usava scale o patterns, come molti musicisti quando vogliono esibire le loro abilità tecniche, ma, piuttosto, cercava le note giuste per scolpire melodie che arrivassero al cuore! Pino Daniele è stato innanzitutto un musicista che ha attraversato linguaggi e culture diverse, ma tenendo sempre al centro la sua forte identità, espressa con la chitarra e con la sua particolarissima voce, dal timbro inconfondibile e dalle mille sfumature. Un artista – conclude Esposito – che ha saputo creare una straordinaria fusione tra musica e parole, raccontando le emozioni e i sentimenti di tutti, delineando nuovi percorsi, lontani da stereotipi e luoghi comuni, spesso superando le aspettative del suo stesso pubblico!”

 

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