Corse dei treni col contagocce e assembramenti indotti dai guasti. Disagi in aumento per l’utenza
Un utente chiede spiegazioni al dipendente in servizio nella stazione della Linea 1 di Medaglie d’oro sul motivo del ritardo dell’arrivo del treno della metropolitana sulla banchina. La risposta arriva: “C’è un guasto, funziona a singhiozzo”. L’utente replica infastidito chiedendo perché non sia stato affisso almeno un avviso e il dipendente in servizio gli dice con fare tristemente scherzoso: “Non lo sapevamo. Ma questo è niente, ancora dovete vedere a cosa stiamo andando incontro!”. Una previsione che non fa presagire tempi migliori per i passeggeri della Linea 1 della metropolitana di Napoli, sempre più costretti a subire disagi e condizioni di viaggio al limite della decenza. Storia di tutti i giorni, purtroppo. Non si tratta più di casi isolati: ormai quando ci si accinge a prendere un treno della Linea 1 è impossibile sapere a che ora si possa davvero raggiungere la stazione di destinazione. E ovviamente gli utenti subiscono i disagi dei ritardi e degli stop alla circolazione dei treni.
Come capita anche ai turisti che hanno ripreso ad affollare la città e con essa anche i vagoni della metropolitana. Turisti che salgono sui treni con le valigie diretti alla Stazione Centrale ma che poi sono costretti a scendere a piazza Dante visto che spesso la tratta è limitata a questa fermata e poi da lì in poi devono farsela a piedi, arrangiarsi in pieno stile napoletano, però col rischio di perdere il treno in partenza da Napoli Centrale. Raggiungere piazza Garibaldi da piazza Dante, infatti, non è cosa semplice. Bisogna attendere l’arrivo di un autobus che passa col contagocce e quando passa è affollato. Oppure bisogna farsela a piedi con le valigie percorrendo tutto il tragitto da Dante a Garibaldi. In alternativa, per non perdere il treno, resta solo la possibilità di prendere un taxi, con una spesa non prevista e con il risultato di aver solo perso tempo prendendo la metropolitana perché, se ci fosse stato un avviso che annunciava l’obbligo di scendere a Dante, il turista magari avrebbe preso direttamente il taxi per raggiungere piazza Garibaldi senza attendere per circa venti minuti l’arrivo della metropolitana per poi dover scendere a Dante. Tra l’altro entrando in un treno stracolmo di passeggeri con persone stipate fino all’inverosimile con buona pace di ogni precauzione di distanziamento anti Covid. Sono lontani i tempi in cui, in piena emergenza per la pandemia, il Comune di Napoli mostrava fiero un video in cui veniva addirittura lavato e disinfettato un vagone della metropoliana e annunciava corse ogni 8 minuti per il 2021 in modo da impedire l’assembramento di persone sulle banchine e dentro ai convogli. Oggi la realtà è molto diversa e la frequenza delle corse è decisamente più lenta tanto che molti utenti che acquistano e timbrano biglietti oppure sono in possesso di un abbonamento sono spesso costretti a rinunciare alla lunga attesa e risalire le scale delle stazioni della Linea 1 per cercare un’alternativa come, per esempio, un autobus. Sì, proprio così: mentre dovunque si cerca di spingere i cittadini ad utilizzare il trasporto pubblico su rotaie, ovvero la metropolitana, e quello elettrico, come tram e filobus, a Napoli si fa il contrario, cioè si costringe l’utenza ad utilizzare i mezzi su gomma che inquinano.
Uno degli ultimi guasti registrati sulla Linea 1 ha scatenato il putiferio. L’ennesimo guasto ad un treno della metropolitana ha lasciato a piedi centinaia di persone dal momento che le corse erano limitate da Piscinola a Dante senza alcun preavviso e quindi restavano chiuse le altre stazioni Toledo, Municipio, Università, Duomo e Garibaldi. In tantissimi hanno affollato la banchina della Linea 2 alla fermata Museo per poter raggiungere la Stazione Centrale rendendo inaccessibili anche i treni delle Ferrovie dello Stato.