M5S. L’onorevole Alessandro Amitrano, studente di medicina e giornalista pubblicista, è un napoletano under 30 che è stato eletto come deputato del Movimento 5 Stelle.
Ha iniziato da attivista, battendosi per le questioni di ambiente e sanità nella città di Napoli. Oggi continua a portare avanti la sua battaglia nelle vesti di parlamentare. Anni di duro impegno sul territorio hanno contribuito al raggiungimento di un grande risultato.
Come stai vivendo questi primi giorni alla Camera?
“I primi giorni sono sempre accompagnati da una grande emozione. Viene premiato tutto il percorso fatto sul territorio, e l’ingresso in un’istituzione, sempre vista da lontano e mai vissuta dall’interno, è particolarmente coinvolgente. Il più grande entusiasmo si è avuto durante la prima votazione, quando abbiamo eletto il presidente della Camera, Roberto Fico”.
Cosa pensi di lui, napoletano come te?
“Sono soddisfatto che sia stato eletto un napoletano. Roberto Fico è stata una delle prime persone che ho conosciuto, nel 2010 mi ha presentato e fatto conoscere la realtà del Movimento. Inoltre essendo anche di origini napoletane, conosce bene i problemi che affliggono il nostro territorio”.
Oltre all’ambiente e alla sanità, un punto sul quale riponi maggiore attenzione è anche la lotta contro l’emigrazione forzata dei giovani italiani…
“Sì, una delle battaglie di cui mi vorrò sicuramente occupare è proprio questa. La mancanza di occupazione sul nostro territorio è il motivo di base che fa emigrare i giovani. Oltre alla questione ambientale e sanitaria, portata avanti a Napoli con la Campagna sull’amianto, che ho iniziato come attivista del M5S e che concluderò come parlamentare, mi vorrei occupare del lavoro e dell’occupazione sul territorio per ridurre il fenomeno della fuga dei cervelli, che in primis si manifesta nel Sud Italia”.
Un trionfo di voti ricevuti dalla città di Napoli, per il Movimento, che supera il 50%. Il risultato, unito a personalità importanti di origini napoletane presenti all’interno del partito, credi che possa in qualche modo favorire un cambiamento per la nostra città?
“Il risultato è stata una risposta importante. Il segnale è molto chiaro, i napoletani hanno espresso la volontà di cambiare, è arrivato il momento di svoltare e andare in un’altra direzione. Per quanto riguarda la città sono convinto che la cosa sia possibile, il nostro lavoro da parlamentari sarà quello di riuscire a migliorarla. Avremo un occhio attento sull’occupazione e sugli investimenti rivolti al Sud e faremo tutto il possibile, in base agli incarichi e alle funzioni che rientrano in un discorso parlamentare. C’è da considerare che, oltre alla città di Napoli, tutto il Sud ha votato il Movimento 5 Stelle, un chiaro segnale di necessità, di una carenza strutturale, di una mancanza occupazionale e di una forte voglia di cambiamento”.
Ieri al Quirinale c’è stato un primo giro di consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ne seguirà un secondo la settimana prossima. Si riuscirà a trovare un’intesa?
“Noi abbiamo fatto la nostra proposta, che si basa su un modello di accordo alla tedesca: prevede una forma di contratto scritto, si stabiliscono quali sono i temi che si vogliono portare avanti e in che modo si vogliono concretizzare, con quali coperture e in quanto tempo. Un accordo di governo basato esclusivamente sui temi, e non sulle alleanze, un rapporto di lavoro che comprende un contratto in forma scritta e ben dettagliato. Con questa formula tutti hanno modo di partecipare”.