Lazio-Napoli: ancora un pari all’Olimpico, Dia pareggia a tre minuti dalla fine, solo applausi per i ragazzi di Conte.
Lazio-Napoli: In vista delle ultime defezioni avute in settimana, si era vociferato su un cambio modulo per sopperire alle pesanti assenze che hanno praticamente svuotato la catena di sinistra azzurra. Mister Conte quindi schiera nel 3-5-2 i seguenti 11: Meret; Rrahmani, Buongiorno, Jesus; Di Lorenzo, McTominay, Lobotka, Anguissa, Mazzocchi; Raspadori, Lukaku.
Partita dura sin dai primi minuti dove la Lazio corre tanto e sembra poter fare dell’avversario un sol boccone, il Napoli non riesce a trovare subito la quadra e dal fischio d’inizio per più di 5 minuti non vede mai la palla. Possesso palla Laziale che si ferma al sesto minuto quando su un rilancio di Provedel, Rrahmani non si accorge della distanza tra difesa e centrocampo regalando di testa un pallone sanguinoso ai padroni di casa, nello specifico ad Isaksen che indisturbato avanza e da 30 metri esplode un sinistro potente che si va ad insaccare sotto la traversa, Meret non riesce a spingere quanto basta sulle gambe e tocca solo la sfera non riuscendo ad evitare la rete.
Partita quindi in salita per gli azzurri che non demordono e pochi minuti più tardi regiscono, McTominay sfrutta un rilancio di Provedel non preciso, lo scozzese da centrocampo innesca subito Raspadori che con un area affollata chiede l’uno due a Lukaku e dall’interno dell’area laziale di sinistro buca Provedel, palla sotto le gambe del portiere per l’1 a 1. Da una partita a senso unico dopo un quarto d’ora il match trova equilibrio tra le squadre, ci provano da una parte e dall’altra ma i portieri non vengono sollecitati più di tanto.
Poco prima della mezz’ora di gioco il reparto offensivo della Lazio deve fare a meno di Castellanos, al suo posto Noslin che in coppa Italia ne rifilò tre al Napoli. Dopo l’ingresso di Noslin la Lazio fa più fatica ad essere incisiva in avanti e il match scivola verso l’intervallo senza grosse emozioni.
Nella ripresa il match si sviluppa come nel primo tempo, partenza sprint della Lazio e Napoli attento a difendere. Al minuto 54 grosso rischio per gli azzurri, brutta palla persa da Anguissa e ripartenza di Nuno Tavares che arriva sul fondo cross rasoterra verso Isaksen che tutto solo dall’interno dell’area azzurra di sinistro sfiora l’incorcio dei pali, errore clamoroso.
Mister conte dopo 60 minuti di gioco sostituisce Buongiorno, al suo posto Politano che prende il posto di Di Lorenzo mentre il capitano va a formare la difesa a tre. Dopo solo 4 minuti dalla prima sostituzione il Napoli passa, sull’asse Aguissa-Politano arriva il cross di Matteo che crea scompiglio in area laziale dove un flipper si conclude con la deviazione di Marusic nella propria porta, Provedel è battuto Napoli avanti.
La reazione della Lazio è rabbiosa e trova subito il pareggio con un bel gol di Zaccagni in semirovesciata, ma la posizione del capitano della squadra di Baroni è in offside sul tocco di Pedro, il risultato resta 1-2. Dopo questo episodio il tempo scorre senza grandi occasioni, dalla panchina laziale Baroni manda forze fresche mentre da quell azzurra Conte fa fatica a trovare l’uomo giusto che può dare una svolta la match.
Al minuto 85 il Napoli perde anche Mazzocchi che chiede il cambio per mancanza di energia, al suo posto Rafa Marin che fa il suo esordio in campionato, il capitano ritorna a spostarsi sui cinque di centro campo mentre Politano va a ricoprire il ruolo di Mazzocchi. Due minuti e la Lazio trova il pareggio, Dia pescato da Zaccagni sul versante sinistro, si accentra e di sinistro a giro trova l’angolino basso alla destra di Meret che non può nulla, l’ultima volta che Dia ha firmato il pari contro il Napoli tutti ricordiamo com’è finito il campionato.
La partita finisce in pari, il terzo per la capolista che nelle ultime due gare all’Olimpico lascia 4 punti nei minuti finale. Ma alla squadra di Conte non si può recriminare nulla, la maglia nei novanta minuti è sudata e i ragazzi in campo stanno dando tutto quello che hanno. Si esce amareggiati dall’Olimpico quindi ma a testa alta, la classifica al momento dice +2 sull’Inter che nel posticipo della domenica troverà la Juventus, partita non semplice per i ragazzi di Inzaghi ma nel caso dovesse arrivare il sorpasso, bisogna ricordare che il campionato non è finito e sopratutto che è ancora lunghissimo.

Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.