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Era il 17 luglio del 2022 quando vidi per la prima volta giocare Kvaratskhelia…

Era il 17 luglio del 2022 quando vidi per la prima volta giocare Kvaratskhelia…

di Vincenzo Aiello

Era il 17 luglio del 2022 quando vidi per la prima volta giocare Kvaratskhelia che i napoletani ribattezzarono ‘Kvara’ per quella difficoltà a scrivere ed a pronunciare quel nome così pieno di consonanti.

Bastò un’azione – in amichevole precampionato contro l’ambizioso Perugia di Fabrizio Castori – e quello che era ancora un oggetto misterioso che avrebbe dovuto sostituire il Genius locI Insigne segnò il suo primo goal: stop di coscia sinistra e destro ad eludere l’uscita del portiere umbro… Da quel giorno io mi innamorai – calcisticamente – di Kvara.

Due anni e pochi mesi dopo un folgorante scudetto ed alcuni goal e prestazioni in Italia ed in Europa il talento georgiano è stato venduto al PSG degli sceicchi per una cifra monstre per i parametri del mercato di gennaio. Il Napoli si priva del suo migliore giocatore in assoluto anche per la sua giovane età e realizza una plusvalenza sostanziosa al netto di un ingaggio che è sempre restato basso per un talento del genere.

Destro, sinistro, colpo di testa, cambi di ritmo e di direzione in corsa ed a difesa schierata ed in contropiede. Tutto questo supportato da un fisico massiccio ed elastico con qualcosa del brevilineo pur nella sua corporalità da normotipo. Questo era ed è Kvara: una reincarnazione muscolare di giocatori fine anni ’70 che avevano nell’immaginazione e nel cerebro le stimmate del giocatore di puro talento.

Poi l’anno horribilis del 10th° posto dove Kvara ha comunque mantenuto numeri top. L’arrivo di Conte – Kvara voleva già andare via a giugno scorso – ha visto l’ala sinistra del Caucaso perdere un poco di smalto ma mai la voglia di dare tutto per la maglia azzurra.

Poi la rinnovata voglia di cambiare aria e le polemiche che ne sono derivate. Kvara sarà ben sostituito dal board tecnico azzurro ma nel nostro immaginario di guardoni calcistici rimarrà come un diamante che ha brillato di luce propria prima di essere venduto sul mercato delle materie prime e preziose.

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