Con sentenza n.3635, pubblicata, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dalla Giano contro la sentenza del Tar Campania che aveva dichiarato la legittimità del provvedimento regionale di decadenza della Giano Ssd dalla concessione per l’utilizzo e la gestione dell’impianto Collana di Napoli.
Il Consiglio di Stato ha ribadito la correttezza dei provvedimenti con i quali il Presidente della Regione ha nominato un commissario ad acta per la verifica della gestione della convenzione con il concessionario e dei provvedimenti con i quali – sulla base dell’istruttoria del commissario ad acta- è stata dichiarata la decadenza del concessionario per grave violazione degli obblighi assunti.
Tra le altre circostanze accertate, la sentenza pone in rilievo la modifica della compagine societaria della Giano, che ha determinato il passaggio da una natura sportiva a quella sostanzialmente imprenditoriale della società; nonché l’affidamento diretto dei lavori ad una società collegata alla stessa Giano, in violazione delle norme che impongono l’espletamento di una pubblica gara e il possesso da parte dell’appaltatore di attestazioni SOA a garanzia della qualità delle lavorazioni.
A conclusione di un annoso contenzioso, finalmente l’impianto ritorna nella disponibilità della Regione, che già da tempo ha inteso affidarlo all’Agenzia regionale per lo sport (Arus) per assicurarne la fruizione da parte degli utenti, preservandone le finalità sociali e la promozione dello sport anche da parte delle fasce più deboli.
Sulla base della sentenza del Consiglio di Stato n.3635 di ieri, 7 aprile 2023, la Regione Campania ha intimato alla Giano SSD a r.l. il rilascio della struttura sportiva A. Collana e la contestuale consegna all’Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport (ARUS) per la successiva gestione. La data fissata per il rilascio è quella del 2 maggio 2023.
Palazzo Santa Lucia ha fornito indirizzo agli uffici della Direzione Demanio e Patrimonio e all’Agenzia regionale ARUS di recuperare al più presto l’impianto ad un’ampia fruizione pubblica, nel rispetto delle sue finalità sociali e, con una nota indirizzata alla Corte dei Conti ha espresso apprezzamento per l’attività incisiva ed efficace della Procura regionale della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza da questa delegata, che ha consentito all’Amministrazione di effettuare complesse verifiche sulla gestione del rapporto concessorio, di riscontrare le violazioni della convenzione poi contestate al concessionario, e di orientare la condotta dell’Amministrazione al pieno perseguimento dell’interesse pubblico.