Domani sera si rinnova la magia della festa e dell’apertura dei doni. Ma sotto l’albero è importante non mettere solo giocattoli
Babbo Natale sta bene: “è immune al virus “e domani notte consegnerà i regali Maria van Kerkhove, epidemiologa dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) proprio nei giorni scorsi ha rassicurato i bambini di tutto il mondo. Ora spetta ai genitori impegnarsi nel compito di salvare la magia del Natale dei loro figli.
Partiamo dai regali, per quanto sia possibile cerchiamo di accontentarli, ma senza strafare. Il bambino, infatti, non riesce ad apprezzare troppi giochi tutti in una volta, resta sovra stimolato e ne risentono fantasia e creatività. Non bisogna lasciarsi intenerire dalle richieste dei piccoli, o cedere alla loro insistenza o ai capricci. È importante educare i bambini fin da piccolissimi, che non si può avere tutto. Un bimbo abituato ad essere sempre accontentato può diventare un adulto insoddisfatto: meglio, quindi, incoraggiare i bambini stessi ad indicare i due, o tre regali al massimo, che preferiscono.
Stiamo attenti a scegliere quelli commisurati all’età, ma se per caso nel sacco di babbo Natale già si trovasse qualche giocattolo destinato ad una fascia di età maggiore, mettiamoli da parte, li tireremo fuori quando sapranno usarli nel modo giusto.
Ma come orientarsi? I più commercializzati sulle confezioni recano la fascia di età a cui sono destinati, accompagnata spesso dalla scritta educativi, ma non è sempre così. Un insieme di luci e suoni, o funzioni che si attivano premendo soltanto un pulsante possono non stimolare la curiosità e non richiedono la relazione con gli altri e la partecipazione attiva.
Un giocattolo adeguato favorisce lo sviluppo cognitivo dei bambini , quindi, valorizza l’immaginazione e le capacità di problem-solving e può contribuire allo sviluppo delle capacità linguistiche e delle abilità di calcolo e di orientamento nello spazio. Molte volte è meglio scegliere giochi semplici, tradizionali: dagli anelli da mordere e i sonagli, alle bambole di stoffa ed ai pupazzi morbidi, ad esempio, nei primi mesi di vita e via via che crescono pezzi ad incastro e costruzioni, piccoli mezzi di trasporto, ed infine materiali per colorare o modellare, che si prestano a diversi utilizzi consentendo al bambino di sperimentare infinite opportunità di gioco. Non fate mancare un libro, ce ne sono da zero anni per tutte le età, semplici ricchi di illustrazioni e colori che aiutano l’apprendimento; leggere con la mamma o il papà è una attività essenziale allo sviluppo psicofisico del bambino.
Bisogna ricordare che non è importante il giocattolo ma l’attività di gioco, infatti una delle peculiarità dei bambini è che sono capaci di trasformare tutto in un ‘gioco’; ci sono attività pratiche di tutti i giorni che stimolano la creatività, le emozioni o l’ impegno fisico, impariamo a condividere queste esperienze con loro e sotto l’albero facciamogli trovare insieme ai giocattolo un po’ del nostro tempo. Quando giochiamo con i bambini offriamo loro sicurezza, possono commettere errori provare e riprovare: sbagliare senza rimproveri li spinge a sperimentare nuove idee e ciò da adulti li aiuterà ad essere sicuri e decisi. Regaliamo ai nostri figli il valore di stare insieme, ed occasioni da ricordare. Questo Natale particolare che ci richiude nelle case, può trasformarsi nell’opportunità di stare di più con i figli e di consolidare la nostra relazione con loro. Dare ai bambini maggiore certezza della nostra presenza è la cosa di cui in questo momento hanno maggiore bisogno.
* psicologa età evolutiva