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Diego raccontato dal cronista tifoso

In libreria il volume firmato da Liberato Ferrara con foto di Pietro Mosca e Antonio Pastore sul “D10S del calcio”

Un libro su Maradona? Un altro, come se non fossero già stati versati oceani di inchiostro per celebrarne le gesta, i 60 anni a fine ottobre e poi, a distanza di meno di un mese, la morte? Il libro scritto dal collega Liberato Ferrara (Ed: Manna in vendita su Amazon e nelle migliori edicole al costo di euro 12), con gli ausili fotografici di Pietro Mosca e Antonio Pastore, però ha qualcosa di diverso da tutti gli altri, scritti per ricordare il dio del calcio. Perché non è un libro prefabbricato, cioè frutto di anni di raccolte di articoli sulle imprese e sulle vicende calcistiche e umane del “pibe de oro”, ma scritto col cuore e soprattutto con l’amore che l’allora giovane giornalista Ferrara aveva verso Maradona e verso la professione. Ne è nato un volume vivo, vero, d’impatto immediato quale è la personalità del suo autore, una delle penne più graffianti e “veraci” del panorama giornalistico napoletano e non solo. Per questo anche scomoda sotto molti aspetti.

Il Maradona di Ferrara viene rivisto con gli occhi, il cuore e l’anima del giovane cronista catapultato dal “nostro” Lino Zaccaria a scrivere del ritorno di Maradona a Napoli dopo una delle tante settimane di “capricci”. Al primo impatto con Diego gli rivolse una domanda, forse scomoda, perché Maradona lo guardò, poi con un sorrisetto gli disse: “Stronzo!”. Sorriso beffardo o complice? Chissà… Per Liberato Ferrara, però, quell’epiteto è diventato ora un complimento, il suo vanto di giovane cronista. Quanti grandi personaggi, infatti, di fronte a un giovane cronista impertinente, lo avrebbero semplicemente ignorato? Diego non lo fece e a distanza di trenta e passa anni quella parola solo in apparenza offensiva è diventata non “un” ma “il” ricordo più piacevole della sua carriera. Un libro, insomma, da leggere e che si fa leggere tutto d’un fiato, ricco di aneddoti, storie, curiosità ma soprattutto pieno d’umanità, quell’umanità che Napoli e i napoletani hanno donato a Diego Maradona. Quella che Liberato Ferrara ha dedicato al Dio del calcio con il suo pamphlet. Un Dio non paragonato a quello cristiano quanto piuttosto ad un Dio greco. Anzi a più Dei greci con la loro grandezza e invincibilità nell’ Olimpo e le loro sregolatezze e genialità tra gli umani. Proprio come il Diego Armando Maradona descritto ne “Il D10S del calcio” da Liberato Ferrara.

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