L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’Italia, intaccando il sistema sanitario, il sistema economico e il tessuto sociale. Una paralisi così totalizzante non la si riscontrava da 75 anni, dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il nostro popolo è chiamato a rispondere con tenace abnegazione e con l’intento di fronteggiare una crisi, che può essere sconfitta solo con la reciproca solidarietà e il buon senso. Rispettare le regole del decreto del Presidente del Consiglio Conte è basilare per tutti noi, se si vuol tornare a vivere liberamente la propria esistenza, concedendosi di nuovo la possibilità di abbracciare un amico, un genitore o la persona amata senza paturnie.
Rendetevi disponbili nei riguardi degli altri
In questo momento difficile per il nostro paese non bisogna dimenticare la propria umanità. Bisogna aiutare anche a distanza le persone più sole, gli ultimi. Rendetevi disponibili per una telefonata o una conversazione in chat con chi ha bisogno di compagnia, con chi pensate sia isolato o possa cadere in una spirale depressiva. Il contatto con l’altro ci ricorda che esistiamo e ci riporta alla condizione identitaria di essere umani.
Non dimenichiamo la nostra umanità, non lasciamo nessuno da solo. Isolati, ma vicini.