Stalli per i cassonetti: così il comune priva i cittadini di posti auto e perde soldi
Da quando è partita la raccolta differenziata “porta aporta”, il Comune di Napoli ha fatto rimuovere i vecchi cassonetti della spazzatura lasciando vuoti gli stalli in
ferro in cui erano posizionati, con il risultato che questi continuano ad occupare potenziali posti nelle strisce blu, provocando un danno economico alle casse di Palazzo
San Giacomo. Prendiamo ad esempio una delle tante piazze della città, piazza dell’Immacolata. Siamo nella Quinta Municipalità, quella dei quartieri Vomero e
Arenella.
Quindi una delle zone più valide dal punto di vista del commercio, dove fare incassi attraverso la sosta nelle strisce blu è una necessità per le magre casse del Comune di Napoli. Ebbene, proprio qui invece accade che gli stalli in ferro dove erano posizionati i vecchi contenitori della spazzatura, rimossi ormai da diversi mesi in
questa zona, non siano stati ancora smantellati ed occupino ancora spazio nelle strisce blu, privando i residenti o chi si reca in zona a fare shopping di diversi posti auto
e di conseguenza il Comune di notevoli entrate economiche, che col passare dei giorni aumentano sempre di più. Solo in piazza dell’Immacolata sono quattro gli stalli
che contenevano cassonetti e che non sono stati ancora smantellati: tradotto significa altrettanti posti auto persi e un ammontare di 96 euro al giorno di ticket per la sosta nelle strisce blu non incassato (considerando 24 euro a posto auto al giorno, ovvero la tariffa minima di 2 euro per l’orario 8-20). Solo in piazza Immacolata, dunque,
il Comune perde circa cento euro al giorno, senza considerare le strade adiacenti alla piazza dove ci sono altri stalli ancora non rimossi.
Se considerassimo anche Largo Celebrano e le vie vicine, infatti, i mancati incassi aumenterebbero. Questa situazione, però, non riguarda solo piazza dell’Immacolata ma
molte delle strade della città da cui sono stati rimossi i vecchi cassonetti della spazzatura e da dove però non sono ancora stati smantellati gli stalli in ferro in cui erano
posizionati gli stessi.
A quanto ammonta il danno per le casse del Comune? Quando si interverrà per “liberare” posti nelle strisce blu per i cittadini e per i residenti? A
proposito, ma è possibile mai che l’ingresso del vicino pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono sia invaso da auto in doppia fila e a farla da padrone siano
i parcheggiatori abusivi? È normale che le ambulanze debbano trovare sempre l’ingresso del pronto soccorso ostruito dalle auto? I carri attrezzi ora ci sono…
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Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it