L’ex candidato sindaco a capo dell’opposizione è da poco tornato a rivestire anche il ruolo di giudice
Dopo la sconfitta alle amministrative di Napoli il magistrato Catello Maresca è da poco rientrato in servizio con funzione di giudice di Corte d’Appello a Campobasso, mantenendo però il ruolo di Capo dell’opposizione di centrodestra al consiglio comunale partenopeo. La scelta ha scatenato non poche proteste per la presunta incompatibilità del doppio ruolo assunto.
Allora quale sarà la sua strada? Politica o magistratura?
“Sarà la strada che percorro da qualche decennio, quella di un impegno professionale profondo e di una attenzione civica importante per la mia città che oggi si concretizza nella presenza in Consiglio comunale per offrire un contributo costruttivo e utile, spero, alla crescita della mia comunità”.
Come vorrebbe la sua Napoli? Insomma quale potrebbe essere la sua “Utopia” per citare Thomas More (dove peraltro la popolazione è divisa in famiglie guidate da un filarco ossia un magistrato)?
“Mi accontenterei di una Napoli simile alle altre città europee, pulita, sicura, con servizi ben organizzati, un posto in cui poter essere capaci di orientare le proprie scelte e crescere serenamente i propri figli”.
Dieci anni fa ha catturato il più feroce boss dei Casalesi: si è mai sentito un eroe?
“Assolutamente no. Sono solo un funzionario dello Stato che ha provato e prova tutti i giorni a fare il proprio dovere. Un uomo che ha avuto la tenacia di crederci e la fortuna di vivere una stagione esaltante di interventi positivi da parte dell’Autorità giudiziaria”.
In campagna elettorale ha annunciato che dopo la cattura di Zagaria, il suo obiettivo è Matteo Messina Denaro. Lo è ancora?
“Ho detto che mi sarebbe piaciuto. Se qualcuno me lo avesse proposto dieci anni fa non ci avrei pensato due volte. Oggi sono un po’ più vecchio, un po’ acciaccato e con obblighi ancor più profondi rispetto alla famiglia, a cui ho già tolto tanto”.
Qual è il progetto che vorrebbe vedere realizzato al termine dei prossimi cinque anni in Consiglio comunale?
“Mi piacerebbe ridare il mare a tutti i napoletani. E poi far passare il messaggio forte di una classe politica competente e capace di fare le cose di cui i cittadini hanno bisogno. Questa forse è la vera Utopia”.
Uno dei problemi dei napoletani è il trasporto pubblico inefficiente: come lo risolverebbe?
“Come non lo so, ora è un problema della maggioranza che è stata votata. Ma so sicuramente da dove inizierei: dai dirigenti della partecipata e dal modo con cui si è gestita negli anni. Basta clientelismo e più efficienza”.