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Ascierto tifa Juve, ma a De Laurentiis dà 10 e lode. Stadi aperti ai tifosi? “Troppo presto”

Ha avuto il suo momento di celebrità durante la fase più acuta dell’epidemia. Ha sperimentato per primo in Italia la cura a base di un anti artitrico, cura che ha dato ottimi risultati tant’è che è stata recepita anche da vari ospedali del Nord. Il professor Paolo Ascierto, oncologo dell’ospedale ‘Pascale’ di Napoli, è anche uno sportivo e un tifoso di calcio. A Napoli, su questo fronte, non è molto popolare, ma bisogna dargli atto che come scienziato si è dimostrato all’avanguardia.

Ha parlato lungamente a Radio Marte e naturalmente è intervenuto preliminarmente sui temi che lo riguardano professionalmente. “La Campania è vicina a sconfiggere il Covid? I numeri stanno andando in questa direzione. Abbiamo avuto due giorni a contagio zero, poi 4 e 2. Quando noi diciamo di fare attenzione, è per questo motivo. Se manteniamo il contagio zero per quattro settimane, diventiamo Covid free. L’utilizzo del Tocilizumab? Per dimostrare che un farmaco sia migliore della cura precedente, si fanno studi randomizzati. Si creano due gruppi di pazienti, uno con la terapia precedente e l’altro sperimentale. Non ci siamo sentiti di fare questo studio. Abbiamo creato un’ipotesi, che questo farmaco potesse ridurre del 10% il tasso di mortalità al mese. La riduzione è stata del 22.4%, quindi lo studio è stato positivo. Il vaccino per il Covid? Stiamo lavorando per iniziare la sperimentazione che partirà ad ottobre e novembre. Non sarà a disposizione il vaccino prima di un anno. Ci sono tante aziende che ci lavorano e qualcuno potrebbe anche anticiparlo”.

Di qui il discorso è poi caduto sul calcio e sulla possibilità di riaprire gli stadi ai tifosi. “I numeri stanno andando nella giusta direzione, ma ci sono alcune regioni del Nord, come Piemonte, Lombardia e Liguria, dove l’infezione circola ancora. Le terapie intensive funzionano meglio, ma è impossibile pensare ad una riapertura degli stadi in queste regioni. Vedremo a settembre o ottobre. Il calcio può fermarsi per i nuovi positivi o per la furbizia dei presidenti? Dico soltanto per i nuovi positivi, mi piace un calcio pulito e senza sotterfugi”.

E poi la domanda assassina sulla sua fede da tifoso: “Più difficile sconfiggere la diffidenza per le Eccellenze del Sud o per gli juventini meridionali? Direi la seconda, io non ho mai rinnegato la mia fede bianconera. Nel gennaio 1972 vivevo a Campobasso, avevo 7 anni, ero un appassionato di calcio e si giocò Catanzaro-Juventus. Perse la Juve con gol di Mammì che esultò troppo. Mi diede fastidio e da allora tifo per la Juve. Chi è il vero Sarri? E’ l’allenatore che raggiunge l’obiettivo”.

Infine un commento anche sul Napoli:  “Un voto a De Laurentiis? Direi 10 e lode. Più facile la Coppa Italia del Napoli o la Champions della prima? Purtroppo la prima, per noi sarà più complicato. Platini, Sivori, Maradona, Cr7 e Careca? Metto pari merito Maradona e Cr7, poi metto Platini e Sivori, infine Careca”.

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