La sua vicenda tenne l’Italia con il fiato sospeso per molti giorni. E alla fine riuscì a salvarsi grazie alle cure straordinarie prestategli dai medici del Santobono. Per il ferimento della piccola Noemi oggi il pm Rossi e Fratello hanno chiesto la condanna a venti anni di reclusione per i fratelli Antonio e Armando Del Re, che secondo l’accusa organizzarono l’agguato a Salvatore Nurcaro a piazza Nazionale. A sparare, sempre secondo l’accusa fu Armando Del Re, che però non riuscì nell’intento di eliminare la vittima designata, solo ferita. La piccola Noemi che stava transitando proprio sulla traiettoria dei colpi, fu ferita gravemente. Salvatore Nurcaro, che all’epoca aveva 37 anni, era stato “condannato” perché aveva tentato di “invadere”, con la richiesta del pizzo, le piazze di spaccio del bronx di San Giovanni. Uno sgarro che la camorra non perdona. L’agguato avvenne il 3 maggio dell’anno scorso, la piccola Noemi, fu colpita al torace mentre passeggiava sotto casa assieme alla nonna. Gli inquirenti hanno identificato in Armando Del Re l’esecutore materiale della sparatoria, mentre il fratello Antonio si sarebbe occupato del supporto logistico e della fuga. Nel procedimento a carico dei due fratelli per i fatti di piazza Nazionale, il Comune di Napoli ha deciso di costituirsi parte civile.
Nel processo Salvatore Nurcaro, è accusato per spaccio di droga e racket: nel tentativo di recuperare delle somme di denaro per onorare un debito nei confronti di un membro del clan Formicola, avrebbe provato ad imporre il pizzo sulle piazze di spaccio controllate dai Mazzarella.
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