Tra i versi, un sussurro diventa simbolo: “Taci!” – non un invito a spegnersi, ma un appello al mondo perché impari finalmente ad ascoltare. Un gesto poetico che si trasforma in omaggio universale, capace di abbracciare anche chi lotta in silenzio dall’altra parte del mondo. Interpretata con passionale visceralità, “Femmena” alterna dolcezza e determinazione, poesia e verità, costruendo un ritratto autentico e potente della femminilità contemporanea. La voce calda e sincera di Maria Daniela Pace accompagna l’ascoltatore in un viaggio di emozioni e consapevolezze, trasformando ogni parola in un gesto d’amore e di libertà.
Il brano, prodotto da Francesco Rastiello, conferma la volontà dell’artista di proseguire il proprio percorso creativo e di ricerca espressiva.
A suggellare il singolo la collaborazione di Nello Esposito alla composizione, Sandro Amato alla chitarra, Irina Panchishena al violino, la delicatezza di Saverio Giugliano al sax soprano e Matteo Abete al basso.
Maria Daniela Pace, classe 1977, è un’anima creativa e poliedrica che ha fatto dell’arte, in tutte le sue forme, una guida silenziosa ma costante lungo il cammino della propria vita. Cantautrice, autrice, performer e appassionata di educazione e umanità, Daniela ha sempre vissuto l’espressione artistica come un bisogno profondo, un’urgenza dell’anima, un modo per dare voce alle emozioni e al senso più autentico dell’esistenza. Fin dall’infanzia, ha coltivato con naturalezza e passione la scrittura, il disegno, il canto e la fantasia, facendo della creatività la linfa dei suoi sogni. Nonostante un percorso professionale e di studi rigoroso – dal liceo classico alla laurea con lode in Scienze dell’Educazione – l’arte è sempre rimasta un fuoco vivo, spesso tenuto in disparte ma mai spento. Dopo un primo periodo di studio universitario in Giurisprudenza, lasciato per inseguire ciò che davvero la nutriva, ha seguito un percorso umanistico e formativo, lavorando anche in ambiti distanti dal suo mondo creativo, come la contabilità e l’amministrazione pubblica, senza mai perdere il contatto con la sua parte più autentica. Ha collaborato con agenzie di animazione, progetti scolastici per l’infanzia e artisti contemporanei, scrivendo testi teatrali, filastrocche, sceneggiature e componendo brani, con la capacità rara di raccontare la vita nei suoi contrasti più forti: l’amore, la perdita, la rinascita. Il canto è stata la chiave della sua rinascita personale, uno strumento salvifico in momenti difficili come la separazione e la ricostruzione personale e familiare. Proprio attraverso la musica ha ritrovato se stessa, riscoperto la forza della propria voce e l’urgenza di raccontarsi senza filtri, con verità e passione. Oggi lavora presso l’ASL di Salerno, ruolo che svolge con senso del dovere e gratitudine, ma senza mai abbandonare la sua missione artistica. Definisce se stessa una “IN-dipendente pubblica”, sottolineando con ironia e consapevolezza la doppia natura della sua identità: rigorosa nel lavoro, libera nell’essere. Accanto al suo impegno professionale, continua a scrivere, a cantare, a condividere la sua visione emotiva del mondo, cercando sempre il bello, l’armonia, la verità emotiva.
