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Teatro, la casa diventa scena

Oggi in diretta sulla pagina Facebook del Suor Orsola Benincasa il progetto “Screen Life Theatre”

“Screen Life Theatre”. La casa che diventa scena. Azioni performative che dalle case degli attori raggiungono le case degli spettatori. Sono le nuove frontiere del teatro digitale. Una necessità ai tempi del distanziamento sociale nell’era della pandemia da Covid-19 divenuta virtù e buona pratica di insegnamento nell’ambito del percorso didattico della terza edizione del Master in “Teatro, pedagogia e didattica. Metodi tecniche e pratiche delle arti sceniche”, una delle grandi eccellenze del Centro di Lifelong Learning dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Oggi alle ore 15.30 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Suor Orsola (www.facebook.com/unisob/live) il progetto “Screen Life Theatre”, diretto dal regista Marcello Cotugno, sarà il passo finale, aperto al pubblico, di questa particolare edizione del Master che ha alternato didattica a distanza ed esperienze performative in presenza, rigorosamente in mascherina, con un team di docenti di altissimo profilo. Tra gli altri l’attore e regista Francesco Cordella, la regista Giuliana Pisano, il coreografo internazionale Alexandre Roccoli, e uno dei massimi esperti italiani di pedagogia e didattica come Pier Cesare Rivoltella. “Abbiamo ricevuto in pieno viso il fascio di tenebre del contemporaneo”. Nadia Carlomagno, direttore scientifico e artistico del Master, cita le parole del filosofo Giorgio Agamben, per raccontare “l’esperienza pedagogica decisamente atipica ma quanto mai formativa” della terza edizione di un percorso di alta formazione che a settembre ripartirà anche con un Master di II livello. “Siamo stati svuotati dell’azione performativa più coinvolgente che possiamo mettere in campo, l’abbraccio, simbolo della relazione e del con-tatto, del sentire l’altro”, spiega la Carlomagno.

Ed è stato proprio il buio del contemporaneo che ha reso necessaria e indispensabile, anche per il percorso del nostro Master in Teatro, la costruzione di nuovi canali di sperimentazione a sostegno di una possibile relazione che incentivasse l’attivazione di modalità di apprendimento e di relazione, anche attraverso canali virtuali, sostenendo in tal senso la “socializzazione a distanza” che il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, ha saputo coniare come cifra di una nuova sfida delle Università italiane al tempo del Coronavirus”. Anche per queste specificità c’è grande attesa per la giornata di oggi organizzata in collaborazione con l’International Research Group Bio-Educational Embodied Research on Performing Activities (B-ErPa) che si aprirà alle 10.30 in diretta streaming sulla pagina Facebook del Master (www.facebook.com/teatro.pedagogia.didattica) con le performance degli allievi del corso base, che guidati dal tutor Francesco Cordella, proporranno una scrittura creativa e interpretativa tratta dal romanzo “Il naso” di Gogol.
Nel pomeriggio a partire dalle 15.30 spazio allo “Screen Life Theatre” che mutua la terminologia e la sua progettualità dal quasi omonimo Screen Life Cinema, un tipo di sperimentazione cinematografica sviluppatasi negli ultimi anni, nella quale i registi si impegnano a usare esclusivamente lo schermo del computer come mezzo dello storytelling.

 

 

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