Home Cultura e Arte Storia Vietri sul Mare: la leggenda dei “Due Fratelli”

Vietri sul Mare: la leggenda dei “Due Fratelli”

Tra le bellezze della Costiera Amalfitana ritroviamo la nota Vietri sul Mare, un luogo sospeso tra mito e realtà, un luogo che è caratterizzato dalla presenza di due scogli identici che si posizionano tra la costa ed il mare. I due scogli in questione sono diventati il simbolo di Vietri sul Mare e la loro straordinaria somiglianza e vicinanza è stata determinante per la scelta del nome: non a caso sono stati denominati i “Due Fratelli”. Attorno ai due scogli, però, ruotano anche due particolari leggende. La prima storia ha origini molto remote, è stata tramandata dagli antichi greci, ed ha come protagonisti due fratelli: entrambi pastori. Un giorno, mentre stavano portando al pascolo il loro gregge, i due pastori videro una donna dall’aspetto molto attraente che stava nuotando. All’improvviso il tempo cambiò, una terribile tempesta fece infuriare il mare, e i due fratelli si preoccuparono per le sorti della fanciulla che in quel momento si trovava immersa nelle acque. Così i due pastori decisero di trarla in salvo ed impavidi si tuffarono in acqua. Purtroppo il loro gesto, per quanto coraggioso, si rivelò azzardato: entrambi morirono annegati. La fanciulla in realtà era la figlia del dio del mare, Poseidone, e appena si rese conto del gesto eroico dei due fratelli, costato loro la vita, chiese al padre di rendere loro omaggio. I due pastori furono trasformati nei due scogli noti a Vietri sul Mare affinché proteggessero in eterno i bagnanti del luogo. La seconda leggenda invece vede due popoli in guerra: i salernitani e i saraceni. I pirati saraceni volevano a tutti i costi conquistare la città di Salerno. La battaglia durò per molti mesi ed entrambi gli eserciti si ridussero allo stremo delle loro forze. Così i sovrani dei due eserciti decisero di mettere in atto un ultimo duello che avrebbe deciso l’esito del conflitto. Furono chiamati rispettivamente gli uomini di maggior valore: Umfredo dei Landolfi in nome dell’esercito salernitano e il principe Rajan per quello saraceno. I due guerrieri combatterono valorosamente per la vittoria del rispettivo esercito, e senza sosta, tra un colpo di spada e l’altro, finirono per arrivare sino alla spiaggia di Vietri sul Mare. Entrambi ormai avevano esaudito le forze per combattere e sfiniti decisero di fermarsi per recuperare un po’ di energie. Durante la tregua si appoggiarono su due scogli, ma improvvisamente si alzò la marea e nessuno dei due aveva la forza per nuotare, probabilmente anche a causa dell’armatura troppo pesante. La marea continuava a salire e ad un tratto i due duellanti notarono che entrambi indossavano lo stesso stemma e, proprio pochi minuti prima di annegare, i due guerrieri che si erano sfidati all’ultimo sangue, realizzarono che in realtà erano fratelli. I due scogli su cui si adagiarono per riposare, furono, secondo la leggenda, chiamati i Due Fratelli per omaggiare tale dramma familiare.

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