Quando l’abusivismo sconvolse Pianura. Le complesse vicende del quartiere occidentale di Napoli dal 1973 fin quasi ai nostri giorni sono racchiuse in un appassionante romanzo sulla avventura di un sacerdote che, a partire da una tragedia, prese coscienza dei ricatti ai quali erano sottoposti i coloni – dai costruttori che volevano le loro terre – riuscendo a mobilitare tutta una serie di forze in difesa degli agricoltori, e non solo. Una storia personale (anche d’amore) raccontata da Pio Russo Krauss, medico napoletano da sempre impegnato in ambito sociale culturale ecclesiale e che attualmente, tra l’altro, collabora col Centro di coordinamento dei servizi per i senza fissa dimora “Buglione” di via Pavia. Il romanzo – dal titolo “Come la luce dell’alba” – sarà presentato domani mercoledì 17 alle ore 17 nella sala Silvia Ruotolo della Municipalità Vomero-Arenella in via Morghen 84. Interverranno Silvio De Majo, docente di Storia contemporanea e storia economica della Federico II; Paolo Siani, coordinatore del tavolo Infanzia e adolescenza del Comune/Fondazione Giancarlo Siani; Antonio Di Gennaro, agronomo, esperto di pianificazione ambientale. Alcuni brani del romanzo saranno letti da Titti Pepi.
Nel romanzo “Come la luce dell’alba” tutto parte dal suicidio di un colono. Il sacerdote, padre Sergio, scuote dal torpore confratelli e superiori tentando di fare della parrocchia dei padri agostiniani un centro di aggregazione e di riscatto; aprendola ai giovani, ai bambini, agli abitanti più poveri per qualche ora di doposcuola e qualche visita medica… Intanto ci sono l’epidemia di colera, il referendum sul divorzio. Dopo il terremoto del 1980 l’abusivismo comincia a dilagare, smuovendo interessi e suscitando gli appetiti della criminalità. Nel 1996 viene chiusa la megadiscarica di Pianura. Nel gennaio 2008 gli scontri, in piena emergenza rifiuti. Nell’agosto 2000 il duplice omicidio di Paolo Castaldo e Luigi Sequino, due ragazzi innocenti uccisi per errore in un agguato di camorra. Nel maggio 2011 la beatificazione di don Giustino Russolillo che a Pianura aveva fondato la congregazione dei padri vocazionisti. (Padre Sergio poi affronterà anche una difficile questione personale, rinunciando al sacerdozio per una ragazza che gli era stata accanto nei momenti difficili).
Pianura, come noto, è un antico casale agricolo annesso a Napoli nel 1926 ed ha un suo centro storico che ruota attorno alla piazza con la chiesa di San Giorgio Martire (presente già nel 1676). Negli anni Settanta aveva 15mila abitanti, ora sono poco meno di 60mila.
Il romanzo di Pio Russo Krauss (edizioni La Valle del Tempo) è anche l’occasione per conoscere una storia recente che sarebbe altrimenti rimasta nell’oblio. I ricavati della vendita del libro saranno devoluti al Centro Buglione.
Giornalista: Luisa Russo
Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, cominciò al “Corriere di Napoli” di Aldo Bovio. Poi il passaggio al “Mattino” dove a fine anni Settanta/inizio Ottanta si occupava anche di tematiche femminili e fu inviata per la moda. Cronista di nera, poi, per alcuni anni fino al 2009. Aveva 18 anni nel 1968, non ha perso la voglia di capire lo spirito del tempo…