Home Cultura e Arte Ferrante-mania negli Usa. E l’Amica geniale fa tris in tv

Ferrante-mania negli Usa. E l’Amica geniale fa tris in tv

L’autrice riscuote successo anche col suo ultimo libro. Sono 27 gli editori che l’hanno pubblicato dall’1 settembre

L’Amica geniale, il best seller della misteriosa Elena Ferrante, vivrà la terza stagione sul piccolo schermo. Cambio del cast, le due ragazze che hanno impersonato Lila e Lenuccia non potranno più farle rivivere da adulte.


La serie avrà un altro ciclo di otto episodi e troverà spazio nel palinsesto del 2021. Covid permettendo le riprese cominceranno a primavera.
Intanto Elena Ferrante continua a riscuotere successo planetario anche con il suo ultimo libro. Sono 27 gli editori che dall’1 settembre hanno pubblicato in contemporanea “La vita bugiarda degli adulti”, uscito nello scorso autunno in Italia dalle Edizioni E/O. Il libro ora è arrivato in Bosnia Herzegovina (Buybook), Brasile (Intrinseca), Bulgaria (Colibri), Catalogna (La Campana), Croazia (Profil), Repubblica Ceca (Prostor), Danimarca (C&K), Germania (Suhrkamp), Grecia (Patakis), Ungheria (Park Publishing), Islanda (Benedikt), Israele (Hakibutz), Corea (Hanglisa Rights), Libano (Dar al Adab), Lituania (Alma Litera), Paesi Bassi (Wereldbibliotheek), Norvegia (Samlaget), Polonia (Sonia Draga), Portogallo (Relogio d’agua), Romania (Pandora Publishing), Russia (Corpus Publishing – Ast), Serbia (Booka), Cecoslovacchia (Inaque), Spagna e Sudamerica (Lumen), Svezia (Norstedts), Turchia (Alfa Basim), Usa e Gran Bretagna (Europa Editions). Tutte le opere di Elena Ferrante (uno pseudonimo che cela un volto mai visto) sono state pubblicate in 45 lingue del mondo per un totale di oltre 15 milioni di copie. I diritti della “Vita bugiarda degli adulti” sono stati venduti in 38 paesi ed è già in preparazione una serie internazionale Netflix/Fandango. In Italia ne sono state vendute 250.000 copie. Entusiaste le prime recensioni apparse sulla stampa internazionale, dal “The Times” a “The New York Times” (“Ferrante ha un dono, forse anche un genio, per aver tratto grande letteratura dal melodramma”), da “The New Yorker” a “The Guardian” (“Nei romanzi di Ferrante, la fiaba non è mai lontana dal realismo sociale”).


E proprio negli Stati Uniti è riesplosa in questi giorni la Ferrante-mania. “La vita bugiarda degli adulti” ha cominciato la scalata alle classifiche dei bestseller. Anche se non tutti sono d’accordo. Il “New Yorker”, ad esempio, si chiede se la Ferrante non abbia abbozzato il romanzo “quando era molto più giovane e stava ancora affinando la sua arte”.
“Nell’assenza della mediazione di una sensibilità da adulto, il dramma non trascende mai i confini emotivi dell’adolescenza che descrive”, scrive la saggista Judith Thurman, secondo cui Ferrante “ha scelto per ragioni misteriose di abdicare alle due più grandi fonti del suo potere: l’amore ostile tra madri e figlie e il rombo del Vesuvio sotto la superficie di uno squallido habitat in cui uomini e donne sono intrappolate in ruoli archetipici”. Qualche riserva viene espressa anche dal New York Times: “Il nuovo romanzo è pieno di suspense e propulsivo; nello stile e nel tema un fratello dei libri precedenti”, scrive il giornale notando però “una performance più vulnerabile, con una trama meno deliberata e fittamente tessuta, in certi punti irregolare”. Il romanzo è il primo della Ferrante dopo sei anni e l’attesa era inevitabile. Inserita da “Time” nel 2016 tra le 100 persone più influenti al mondo, la misteriosa scrittrice è ormai un fenomeno globale da 15 milioni di copie vendute nel mondo, tradotta in 40 Paesi e amatissima negli Usa dove Maggie Gyllenhaal sta adattando “La Bambina Perduta” in un film con Olivia Colman e Dakota Johnson. Mentre Netflix si prepara a portare “La Vita Bugiarda” sulla piattaforma in streaming dopo il successo di Hbo e Rai con i primi due romanzi della quadrilogia napoletana.


Il miracolo-Ferrante continua a tenersi vivo anche grazie al mistero che aleggia sull’identità della scrittrice. In Italia la maggior parte degli addetti ai lavori è convinta che dietro il suo nome ci celino Domenico Starnone e sua moglie Anita Raja. Elena Ferrante sarebbe dunque il risultato di due anime diverse. Prima o poi il mistero finirà.

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