Rientreranno in classe entro il primo febbraio 2021 gli studenti delle scuole superiori della Campania. Lo ha stabilito la quinta sezione del Tar della Campania, presieduta da Maria Abruzzese, che ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori contro le ordinanze restrittive emanate nei giorni scorsi dal governatore Vincenzo De Luca. Le scuole superiori dovranno aprire con “modalità integrata”.
Gli studenti pertanto rientreranno in classe, nella percentuale che stabilirà la Regione Campania, comunque compresa tra il 50 e il 75% così come previsto dal Dpcm del 16 gennaio. La Regione Campania, hanno osservato i giudici amministrativi nel provvedimento d’urgenza (la questione sarà poi trattata in camera di consiglio il 16 febbraio) dovrà “conformarsi a quanto prescritto nel citato Dpcm per le scuole secondarie superiori, previa ricognizione degli atti attuativi e proattivi necessari a rendere effettiva la didattica in presenza nei limiti quantitativi, minimi e massimi, prescritti”.
Il rientro in classe dovrà avvenire entro il 1 febbraio per consentire di adottare tutte le misure “ma anche in ragione – osservano ancora i giudici amministrativi – dello stato avanzato dell’anno scolastico in corso, ormai alle soglie del secondo quadrimestre, e dunque consumato per la metà circa”. Permane la possibilità di anticipare “ove le condizioni locali lo consentissero il rientro in presenza del contingente di studenti individuato”.
Il Tar, così come già accaduto per la sentenza dello scorso 20 gennaio, che ha bocciato l’ordinanza del presidente della Campania Vincenzo De Luca e stabilito il rientro in classe per le elementari e le medie ribadisce di aver ravvisato la “insussistenza, nel caso e allo stato, di idonea giustificazione, giuridicamente sostenibile, alla persistente sospensione totale delle attività didattiche in presenza” anche per gli istituti superiori.