Home Cronaca di Napoli e provincia Stop ai ricoveri programmati. E i casi salgono a 200

Stop ai ricoveri programmati. E i casi salgono a 200

L’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania ha reso noto che in mattinata sono stati esaminati 54 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, e 20 di questi sono risultati positivi. Il totale dei contagiati in Campania è di 200, solo 11 dei quali in rianimazione su una trentina di ricoveri. In una lettera inviata ai direttori generali e ai commissari straordinari delle Aziende ospedaliere e di quelle ospedaliere universitarie, la Regione Campania, poi, dispone la sospensione, fino al 6 aprile, dei ricoveri programmati, sia medici che chirurgici, nelle strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate e negli ospedali classificati della Campania. La sospensione e’ valida per “tutti i ricoveri programmati ad eccezione dei ricoveri per pazienti onco-ematologici medici e chirurgici” ed “è cogente anche per le attività in libera professione intramoenia”. Resta quindi possibile effettuare “solo ricoveri con carattere d’urgenza non differibili”. Intanto, l’assessore alle pari opportunità del Comune di Napoli, Francesca Menna spiegache “i Centri Antiviolenza della Città di Napoli, nel rispetto delle norme per la tutela delle persone, Restano aperti!”. Sempre da Palazzo San Giacomo arriva l’annuncio che è stato potenziato il servizio di sostegno anche telefonico per le Donne al numero gratuito 800864781 e, come si legge in una nota, che “al fine di venire incontro ai sentimenti e alle esigenze dei cittadini napoletani, vista anche la delicatezza del momento che si sta attraversando con l’emergenza da Covid-19, è stata disposta con Citelum, società aggiudicataria del servizio, la proroga al 30 aprile 2020 della scadenza del pagamento delle luci votive in tutti i cimiteri cittadini, già prevista per il 31 marzo”.


Infine, in tema di istruzione, il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini spiega che “giunge un forte malcontento dal mondo della scuola in relazione alla difficoltà ad interpretare il nuovo dpcm di ieri con riferimento ai propri compiti in questo difficile momento”. “Sinora – chiarisce Panini – le scuole pur nella sospensione delle attività didattiche sono rimaste aperte garantendo modalità di lavoro agile nei limiti del possibile, favorendo la didattica a distanza e tenendo in servizio un contingente di collaboratori scolastici. Le scuole hanno senso dello Stato e rappresentano il suo volto migliore. Ma come amministrazione, non potendo agire con provvedimenti ulteriori sul comparto delle scuole statali , riteniamo di appoggiare la richiesta che viene rivolta dai dirigenti scolastici al Ministero e al Governo di porre fine alla mobilità di migliaia di cittadini senza motivo perché essa ci appare in linea con il Dpcm: sia data la possibilità ai Dirigenti stessi di poter gestire da remoto le incombenze amministrative indifferibili – laddove ve ne siano – e di utilizzare lo strumento della reperibilità per tutte le necessità che dovessero sopraggiungere, tenendo presente che la Dad (didattica a distanza) in generale già non sta coinvolgendo fisicamente le sedi scolastiche. La mobilità di migliaia di persone che devono raggiungere il posto di lavoro, semmai da altro Comune, senza motivi urgenti e indifferibili, ci appare non in linea con il provvedimento del Presidente del Consiglio. Per le scuole comunali – conclude Panini – predisporremo, nelle prossime ore, provvedimento per la chiusura cosi da delimitare gli spostamenti e evitare di tenere aperti luoghi nei quali non vi siano utenti e attività non differibili”.

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