Ha funzionato la prima giornata di black out per Coronavirus a Napoli? In realtà le strade dei quartieri Chiaia, Vomero e Fuorigrotta almeno nelle prime ore della mattinata sono apaprse abbastanza frequentate, anche perché non tutti avevano ben compreso le regole. Poi al calar della sera è subentrato una sorta di silenzio spettrale.
Lunghe code, invece, per poter entrare nei supermercati. Ma disciplinate. Ognuno ha rispettato la distanza di almeno un metro. Dopo la psicosi scattata nella notte, quando i supermarket aperti 24 ore su 24 erano stati presi d’assalto,quando ci si è resi conto che l’uscita di casa è sempre permessa per poter fare la spesa le cose si sono inquadrate secondo un criterio di maggiore tranquillità.
Intanto, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha lanciato la sua idea per fronteggiare la situazione: “Bisogna bloccare le tasse, le imposte, i tributi, i mutui”. “Prevedere agevolazioni forti – ha detto il primo cittadino partenopeo – per tutte le categorie che stanno soffrendo e prevedere l’allargamento della cassa integrazione”. Luigi de Magistris ha chiesto al Governo ad estendere le misure economiche previste nel decreto del 3 marzo, valide in precedenza solo per la zona rossa, a tutto il Paese e quindi anche al Sud dal momento che ora l’Italia è tutta zona rossa. Attività produttive e commerciali, il settore dello spettacolo, il turismo, l’artigianato, il terzo settore, il privato sociale e il comparto agricolo: tutti subiranno ingenti danni economici a causa dell’emergenza Coronavirus ed in qualche modo vanno aiutati a “resistere”.
Tanto che il sindaco di Napoli ha già inviato la richiesta di stoppare tasse e tributi ai rappresentanti del Governo. “Il Paese non può pagare l’emergenza sanitaria – ha aggiunto de Magistris – e il Governo deve mettere in campo una manovra per sostenere le attività economiche e gli enti locali perché se questi crollano non si possono garantire i servizi essenziali. La corsa ai supermercati è assurda – ha chiarito il sindaco di Napoli – ed è vietata e punita con la chiusura del supermercato, così come è vietato ogni tipo di assembramento. Si devono rispettare le norme per abbassare il rischio del contagio e tornare quanto prima alla normalità”.