Home Cronaca di Napoli e provincia Movida Chiaia, nuovi episodi di violenza. I residenti: «Servono più controlli»

Movida Chiaia, nuovi episodi di violenza. I residenti: «Servono più controlli»

I baretti: nessun nesso tra violenza e movida. No alla chiusura a zone

Clima teso l’altra notte nella zona della movida di Chiaia. Da un lato uno scontro tra bande in via Bisignano ed il ferimento di un ragazzo in piazzetta Rodinò e dall’altro i baretti di via Ferrigni e vicoletto Belledonne che protestavano esponendo striscioni contro la chiusura a zone nella città di Napoli.

Ad essere stato ferito alla coscia è stato un giovane di circa 19 anni che poi è stato trasportato all’ospedale Pellegrini. Sull’episodio sono in corso gli accertamenti del caso per verificare l’effettiva dinamica dei fatti. Si tratta di uno dei diversi episodi di violenza che si sono consumati nella zona di Chiaia, a ridosso dei luoghi del divertimento notturno, per i quali i residenti chiedono l’intervento delle istituzioni e maggiori controlli.

Ma i gestori dei bar non ci stanno ad associare il loro lavoro con la violenza: «Movida non vuol dire criminalità. Abbinare le due cose è sbagliato. Le aggressioni, che condanniamo pienamente, avvengono anche quando i nostri locali chiudono. Una strada illuminata e frequentata è sicuramente più sicura visto che i ragazzi restano in giro anche quando finiamo di lavorare». L’altra questione riguarda l’ordinanza che a breve il Comune di Napoli emanerà per disciplinare i prossimi mesi. Maggiore interesse è mirato sul fine settimana dove, per ora, la chiusura è fissata alle ore 3 del mattino. Le richieste sono diverse, come ad esempio poter chiudere un’ora più tardi, ma a mettere tutti d’accordo tra i baretti è il no alla “zonizzazione”.

La nuova ordinanza, in pratica, per i gestori di Chiaia non deve prevedere differenze tra le diverse aree cittadine frequentate dai giovani. «Dobbiamo essere trattati tutti in modo uguale – dicono alcuni dei gestori dei baretti di via Ferrigni – visto che anche noi paghiamo le tasse come tutti gli altri locali. Non possiamo condividere un’ordinanza sleale che permette ai giovani di spostarsi al centro storico perché i locali chiudono più tardi. Questo comporterà che a Chiaia verrà sempre meno gente ed il nostro lavoro ne risentirà. Siamo aperti al dialogo con le istituzioni per lavorare in serenità».

Intanto i commercianti di via Ferrigni si stanno attivando per la creazione di un borgo locale e per essere attivi in merito all’iniziativa “Adotta una strada”. L’obiettivo è garantire il decoro della zona e soprattutto la corretta fruizione della movida per una migliore convivenza tra residenti, esercizi commerciali ed avventori. Per l’assessore ai giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, sarà questa una settimana fitta di impegni in cui parlerà per trovare una corretta soluzione con tutti gli “attori” della movida napoletana e con le istituzioni che fino ad oggi si sono occupate della questione.

Previous articleDe Laurentiis: “Lo scudetto vero è nostro”
Next articleAlla Sanità una scuola di boxe per i giovani