Home Cronaca di Napoli e provincia La barbarie dell’omicidio volontario

La barbarie dell’omicidio volontario

Chiunque abbia un minimo di sensibilità umana non può non rimanere agghiacciato di fronte alla morte di un ragazzino di 15 anni, fulminato da un carabiniere contro il quale aveva puntato una pistola (seppur falsa) per rapinarlo. Vien da strapparsi il cuore, perché appunto non si può rimanere indifferenti di fronte a questa tragedia che declina una responsabilità collettiva, quella di una società che non è in grado di contenere, di educare, di redimere uno sbarbatello che appena appena si affaccia la vita. Tutto questo detto non può lasciare indifferenti nemmeno il capo di imputazione che un codice aberrante e ottusamente burocratico impone nei confronti di chi, pubblico ufficiale, ha più del privato cittadino il dovere di difendersi. Come si fa a pensare che quello sfortunato carabiniere abbia commesso un omicidio volontario? Le leggi nascono dalla realtà sociale, e nessuno osa credere a questa accusa. Anche questa è barbarie.

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