di Gianni Lepre, Segretario Generale Oroitaly
Gli ultimi dati indicano per Napoli il quarto posto in Italia per il business estivo con oltre 5800 imprese attive
Anche i dati emersi dal focus 2017 appena sfornato dalla Camera di commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi ci confermano la crescita positiva di Napoli nel settore turismo. L’analisi riguarda le imprese che ruotano intorno al business estivo. Al di là di alberghi, stabilimenti balneari e dello stesso settore ristorazione, infatti, vi sono imprese dell’estate che operano in campi svariati: dall’installazione dei condizionatori alle gelaterie, dalle attrezzature per piscine e giardinaggio ad articoli sportivi. Napoli ha conquistato la quarta posizione in Italia, dietro soltanto a Roma, Milano e Torino. Abbiamo ormai 5800 imprese attive in questo campo dove, in cinque anni, siamo cresciuti del 16%.
Nel 2017 l’incremento ha sfiorato il 5%. Insomma, il turismo crea opportunità e posti di lavoro in un’area molto vasta. Sta agli operatori economici e alle istituzioni valorizzare sempre di più questa grande risorsa. Il turismo è un’industria e dobbiamo fare in modo che a Napoli il trend, da anni positivo, si consolidi, che la città e la Regione diventino un grande polo mondiale per flussi di visitatori in crescita provenienti da tutto il mondo e, dai dati emersi dallo studio sopracitato, appare chiaro come questo traguardo sia possibile. La Regione Campania, ed anche il Comune di Napoli si stanno rendendo conto di avere una miniera d’oro tra le mani. ma dobbiamo sperare che le istituzioni locali siano supportate adeguatamente dal Governo nazionale, che per troppi anni ha lesinato risorse, tagliandole o addirittura spostandole da Sud a Nord. Siamo consapevoli, naturalmente, che realtà metropolitane come Napoli non possono vivere di solo turismo, ma questa considerazione deve servire per sviluppare politiche articolate su vasta scala, non certo per trascurare il settore. D’altra parte, l’associazione Oroitaly che annovera più di centosettanta imprese dell’oreficeria nazionale, ma che ha sede direzionale a Napoli e si occupa di temi che interessano l’intero universo delle pmi e dell’artigianato, ha sempre propugnato la necessità di integrare il turismo con le imprese di altri settori.
Noi pensiamo che la produzione artigianale del Made in Naples e in Campania, ad esempio, possa ricevere impulso dalla crescita del turismo e, viceversa, che un potenziamento del marketing e dell’internazionalizzazione di questi prodotti favorisca il posizionamento e l’immagine del territorio e quindi attragga nuovi flussi di visitatori.
Ma è anche dalla cultura che il turismo può trarre vantaggi, se è vero come è vero che la valorizzazione dei musei campani, di Pompei, Ercolano e Paestum, sta contribuendo a potenziare il settore. L’obiettivo di tutto questo raggruppamento di diverse economie deve essere quello di diventare ciò che ancora non siamo, ma che potremmo essere in breve con una progettualità ben perseguita: una delle tre o quattro capitali mondiali del turismo.