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Il trionfo del grande cuore di Napoli

La pandemia ha reso quest’anno ancor più sentito il sentimento della solidarietà natalizia. Tante iniziative in città

Il grande cuore di Napoli ancora una volta è merso con tutte i suoi risvolti umani e sociali. Una gara di solidarietà quest’anno resa ancor più incisiva dalla pandemia, che ha creato povertà ed emarginazione decisamente più drammatiche rispetto agli anni scorsi. Ed è una gara che ha visto protagonisti pubblico e privato, senza esclusioni.
In prima fila, come sempre la Curia di Napoli. Il cardinale Sepe ha voluto onorare questo suo ultimo Natale da arcivescovo di Napoli (sarà sostituito a gennaio da monsignor Mimmo Battaglia). Oltre alle iniziative dirette la Curia si è fatta parte attiva anche nella distribuzione di pacchi viveri. Durante un incontro che il cardinale Sepe ha avuto con Ciro Fiola, Presidente della Camera di Commercio, e Antonino della Notte, esponente della Giunta Camerale, ha ricevuto da questi ultimi 500 pacchi viveri da distribuire alle famiglie povere della Diocesi.
Nell’occasione, il Cardinale Arcivescovo, attraverso gli organi di informazione presenti, ha indirizzato un pensiero augurale a tutta la comunità metropolitana e in particolare agli ammalati, ai carcerati, ai senza-lavoro, ai senza-dimora, a coloro che sono nel dolore e nel lutto.
Ma anche il Comune di Napoli non ha voluto mancare all’appuntamento con la solidarietà. Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha presentato l’iniziativa “Natale di Solidarietà Diffusa”, rivolto ai cittadini più fragili che vivono una situazione di difficoltà economica e sociale. “Siamo al termine di un anno difficile – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Monica Buonanno – e per questo come Assessorato abbiamo deciso di moltiplicare l’impegno e la solidarietà: data l’impossibilità di organizzare il classico pranzo di Natale per i cittadini più fragili a causa delle regole imposte dal contenimento della pandemia, in ogni territorio doneremo sostegno a chi si occupa degli ultimi”. Numerose le tappe dell’iniziativa, che sono andate dal carcere alle mense, passando per i centri di accoglienza e le case per anziani. A fare da supporto come volontari anche gli operai e le operaie di Whirlpool.

“Il Natale di Solidarietà Diffusa – ha commentato la Buonanno – è proprio questo: aver guardato nel corso del tempo a come si è modificata la povertà in città e aver individuato una modalità alternativa per far sentire la vicinanza della Pubblica Amministrazione. Le feste di Natale sono un amplificatore del disagio, chi è solo si sente ancora più solo e chi vive una difficoltà è chiamato a una prova economica ed emotiva molto complessa. Detenuti che non hanno il sostegno delle famiglie, anziani soli, cittadini fragili che non hanno un punto di ascolto e che vivono la nostalgia e la sofferenza della solitudine soprattutto in queste festività, a loro rivolgiamo il nostro pensiero. E per essere capillari sul territorio, ci siamo coordinati con le mense che collaborano con noi da sempre e in particolare ci sono state vicine dai primi momenti della pandemia. Doneremo alimenti e generi di prima necessità, mascherine, saponi e disinfettanti per intensificarne le attività e tenere strette le maglie della collaborazione fra Amministrazione e rete del volontariato, perché solo lavorando insieme possiamo raggiungere chiunque abbia bisogno di un supporto, un sorriso e un pasto caldo. Evidenziamo con l’umiltà e la dignità che meritano queste azioni che si tratta di un simbolo, perché siamo ben consapevoli dell’enorme lavoro che in tanti e tutti i giorni si profonde in città a favore dei più deboli. Età diverse ma anche lingue, tradizioni, religioni, contiamo di arrivare a chi nella diversità vive la nostra città, augurandoci di poter essere sempre presenti nella lotta alle disuguaglianze e alle ingiustizie”.
Tonnellate di beni di prima necessità, ben 10mila pacchi, contenenti olio, pasta, passate di pomodoro e altri generi alimentari per bambini, sono stati distribuiti, tra Napoli e provincia a migliaia di famiglie bisognose dalla Marican, azienda fondata da Mario Canciello, ora gestita dai figli, grazie alla collaborazione avviata dalla figlia, Angela Canciello e Asia Maraucci, presidente dell’Osservatorio “La Battaglia di Andrea”, che, insieme hanno avviato una vera e propria maratona di beneficenza per restituire dignità e anche un pò di calore a chi purtroppo è in difficoltà a causa di questa pandemia. “Sostegno condivisione e comprensione – dichiara Angela Canciello – questi i tre presupposti che ci consentono di stare accanto a coloro che più ne hanno bisogno, nell’auspicio che ci siano tante altre iniziative simili. È volontà di tutti migliorare la vita del prossimo, viviamo un momento delicato e non possiamo esimerci dallo stare accanto a chi necessita del nostro appoggio”. Angela Canciello invita anche altre aziende ad avviare iniziative simili: “Insieme potremmo aiutare tante altre famiglie indigenti”.
Nei prossimi giorni la distribuzione continuerà, per far arrivare cibo a famiglie di disabili e ad enti dell’area nord di Napoli attraverso “La Battaglia di Andrea”: “Stiamo spendendo tutte le nostre energie in questo progetto, – dice Asia Maraucci – per dare quante più persone è possibile la possibilità di vivere comunque un Natale difficile all’insegna dell’amore”.

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