di Erich Grimaldi *
Il 28 febbraio 2020, molte persone criticavano il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che considerava assolutamente irresponsabili coloro che, per motivi personali o di lavoro, avevano frequentato le zone rosse o, comunque, a rischio, tornando in Campania ed al Sud, consapevoli della possibilità del contagio, senza adottare misure precauzionali.
A distanza di venti giorni, nonostante le immediate restrizioni, stiamo pagando le conseguenze di tali sconsiderati comportamenti, come subiremo, nelle prossime settimane, l’irragionevole e precipitosa fuga verso sud, di tanti meridionali, anche menti eccelse, che lavorano e vivono, al Nord, da tempo.Tanti anziani genitori, per ovvie ragioni, hanno accolto i figli, ritornati al Sud, nelle loro case, subendo, inevitabilmente, il contagio anche loro e contribuendo alla diffusione del virus… mi riferisco ai tanti virtuosi che, in modo corretto, si sono autodenunciati o messi in quarantena…
Molti, invece, anche asintomatici, hanno continuato la loro normale vita, incontrando amici e parenti, favorendo l’inevitabile contagio di terzi ignari.
L’unica responsabilità, in questa diffusione del Covid-19, a mio avviso, è del governo centrale e del governatore della Lombardia, Attilio Fontana atteso che, con l’esperienza cinese di Wuhan, il virus doveva essere subito isolato, blindando la regione lombarda e vietando, a chiunque, l’ingresso e l’uscita.
Nel nostro Paese, invece, evidentemente gli interessi economici hanno prevalso sul diritto alla salute dei cittadini ed ora stiamo contando i morti.
Alla fine di questa guerra, ci sarà tutto il tempo per accusare i responsabili.
Allo stesso modo, però, mi auguro che le menti eccelse, emigrate al Nord, per affermarsi e scappate al sud, per paura della morte, capiscano che avranno l’obbligo, anche morale, di contribuire alla crescita del meridione, mettendo da parte gli interessi personali, in favore di chi li ha accolti, rischiando il contagio e la morte.
Altra nota dolente è la carenza di kit di sicurezza, come mascherine, guanti, farmaci ecc, rappresenta una grave omissione da parte delle istituzioni. Il governo, già da febbraio, sapeva che ci sarebbe stato un problema in tal senso in Italia. Il contagio degli operatori, invero, è da attribuire ad omissioni e gravi responsabilità del governo centrale, che avrebbe dovuto intervenire preventivamente.
L’esperienza cinese ed il primo contagio in Italia, difatti, avrebbe imposto, da subito, una precauzionale tutela degli operatori e dei medici, in prima linea.
In questi giorni ho creato un gruppo Facebook, a sostegno dei medici ed operatori sanitari che, in 5 giorni conta quasi 1300 iscritti. Per tali motivi, supporterò, sin da ora, medici, infermieri, operatori sanitari ecc., che subiranno danni, per effetto di questo irresponsabile ed incauto comportamento delle istituzioni.
* avvocato