A Pasquetta grandissima folla di turisti nelle vie di Napoli: un record di presenze assicurato dalla bellezza della città ma anche dai tantissimi addobbi con le foto e le gigantografie dei calciatori azzurri per festeggiare la vittoria del terzo scudetto del Napoli, il primo senza Re Diego Armando Maradona.
Ma, a dire il vero, non è “senza” Maradona perché Diego è presente in tutti i vicoli della città attraverso una bandiera, un’immagine, una figura intera in polistirolo. Il nostro amato Pibe de oro è più presente degli stessi giocatori del Napoli di oggi, autori di una cavalcata fantastica in campionato e in Champions League.
Si respira aria di Napoli ma anche di Argentina nella città partenopea, a detta di molti turisti “la più bella del mondo”. “Parigi l’ha fatta l’uomo – spiega un turista francese – Napoli l’ha fatta Dio”. Le bellezze di Napoli, infatti, non sono solo nei musei, nell’architettura o nell’arte presente dovunque. La sua bellezza è in primis data dal panorama, dalla natura, dalla costa, dal suo cielo e dal sole onnipresente, ovvero dal clima.
A proposito di clima, la cosa più bella che si vede girando per Napoli in questi giorni è il calore della sua gente e l’allegria dei napoletani, specie nella zona di via Toledo e dei Quartieri Spagnoli compreso lo spiazzale dove c’è il tempio di Maradona meta di migliaia di turisti ogni giorno. E qui, nella lenta marcia di avvicinamento al gigantesco murales di Diego, si possono ascoltare le canzoni che ricordano Dieguito, da “Life is life” degli Opus alle musiche argentine con sopra le parole di Maradona quando era bambino che sognava di vincere il Mondiale.
Tantissimi i fratelli argentini presenti a Napoli tutti accolti con grande calore e amore. Il legame tra Napoli e l’Argentina è sempre più solido, da quando Carlos Gardel nel 1931 si ispirò alle canzoni napoletane per inventare il tango fino all’arrivo di Maradona e poi del Pocho Lavezzi e oggi del Cholito Simeone.
Tutti insieme, napoletani, argentini e anche stranieri di altre zone del mondo, si uniscono per celebrare le canzoni di Diego e le cantano a gran voce, come se si stesse allo stadio. Napoli è uno stadio e il Napoli, si sa, non è solo una squadra di calcio ma è un sentimento, un luogo interiore in cui ogni partenopeo può prendersi la sua rivincita sul Nord Italia, che dall’Unità dell’Italia ad oggi ha sempre portato via ricchezze e lavoro dal Sud Italia e da Napoli in particolar modo.