Home Calcio Napoli …fatto bene i Conte?

…fatto bene i Conte?

foto SSC Napoli

Come ha magistralmente sentenziato alla lettura della formazione una delle persone più competenti che conosca in ambito calcistico – mia suocera – “a Conte evidentemente non frega un cazzo della Coppa Italia”. Oddio, improbabile che abbia detto veramente “un cazzo” ma il traduttore automatico di stanza nel mio rozzo subconscio, tende a trasformare in turpiloquio anche l’Angelus domenicale del Santo Padre, figuriamoci la stizza di mia suocera che, giustamente, tende a non perdonare alcuna forma di lassismo. Laddove sarebbe infatti obbligo morale pretendere sempre il massimo da chi, non foss’altro che per il livello di retribuzione contrattuale, dovrebbe dare il massimo, resta proprio difficile riuscire a darle torto.
Avendo la tendenza a cercare tutte le giustificazioni possibili quando si tratta del Napoli, ho tentato a più riprese di controbattere alla sua irritazione con argomenti banali, tipo quelli sfoderati da Conte in conferenza stampa: “tutti hanno il diritto di giocare”, oppure “la rosa è di 25 calciatori che meritano spazio per l’impegno che mettono negli allenamenti pur sapendo di giocare poco” e via di questi temi/toppa, ma nel profondo delle budella continuavo a chiedermi COME una squadra che non aveva mai visto il campo fino a ieri sera, potesse affrontare un avversario di pari livello senza finire vittima di puttanate incidentali come è puntualmente accaduto. Presi singolarmente, i calciatori del Napoli presenti ieri in campo erano quasi tutti superiori ai rispettivi avversari (so che molti obietterebbero a questa affermazione ma sono pronto al raffronto individuale perfino tra Patric e Juan Jesus). Ci sono state prestazioni più che decenti e se il Napoli fosse stato quello di ieri sera dall’inizio del campionato, quindi senza Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera, Lobotka, McTominay, Anguissa, Politano, Lukaku e Kvara (ora rileggeteli per rendervi conto di che cazzo di squadra abbiamo), probabilmente la partita l’avrebbe vinta, giocandosi poi un quinto/sesto/settimo posto nella competizione maggiore. Ma quelle individualità, abituate a giocare insieme sarebbero state probabilmente sufficienti a domare una squadra buona, ma tutt’altro che di altissimo livello, qual è la Lazio formato Baroni.

La partita è stata noiosa nella misura in cui l’abitudine a vedere dei calciatori rappresentativi per scelta dell’allenatore, visto che ha fatto giocare sempre gli stessi dall’inizio del campionato, ha dato l’impressione “fisica” di star guardando un’altra cosa invece del Napoli. Che so: il Napoli basket o il Napoli femminile. La dignità del tifo “affettivo” è più o meno quella che si dedica a cose che ci interessano e per le quali siamo disposti a rinunciare ad una cena con gli amici, ma che sono totalmente prive dell’elemento passionale che lega visceralmente un tifoso alla propria squadra, che non a caso si definisce “del cuore”. Insomma, il paraustiello è per dire che della “squadra del cuore” ieri sera si è vista solo la maglia, ma per il resto è stato poco più che uno svago e poco meno che un supplizio per i tifosi ma soprattutto è stato il modo per mettere una definitiva pietra tombale sulle velleità di molti degli 11 calciatori scesi in campo ieri sera, che rivedranno una partita di calcio agonistica, se gli va bene, a gennaio passando ad altre squadre, se gli va di lusso, se qualcuno dei “titolarissimi” si stroppéa (si suggerisce l’uso della raspa per una sgrattugiata più efficace), se gli va male, l’anno prossimo in una squadra di bassa classifica, o a casa da pensionato (JJ, ti si vuole assai bene ma il tuo impiego in campo è più prossimo all’accanimento terapeutico che al debito di gratitudine). Quindi in sostanza, se lo scopo era dare un palcoscenico meritato a chi gioca poco, si è trovato il modo migliore per smontare quel palcoscenico ed appicciare le tavole per i fuocarazzi dell’Immacolata, togliendo ogni speranza di fare perfino la comparsa. 
Quindi la domanda a Conte sorge spontanea, benché deferente: non sarebbe stato comunque meglio tentare di vincerla invece che decidere di perderla?

Previous articleLe pagelle di Lazio-Napoli 3-1 disfatta in Coppa Italia
Next articleVan Gogh – The Immersive Experience, un viaggio multisensoriale nella vita e nell’arte del grande pittore olandese. Dal 13 dicembre al 2 febbraio 2025 all’Arena Flegrea Indoor