di Cinzia Rosaria Baldi
Come avevamo anticipato è arrivato il Bonus Psicologico, una misura del Governo per sostenere l’impatto della pandemia su adulti e ragazzi ed in particolare su quanti versano in condizioni socio-economiche svantaggiate.
Il Bonus psicologo può essere richiesto da tutte le persone in condizione di disagio psicologico, depressione, ansia, stress per le quali è consigliato un percorso psicoterapeutico. Per usufruire del bonus non è previsto alcun limite di età, ma per rientrare nel Bonus psicologico l’Isee deve essere inferiore a 50mila euro e se ne ha diritto una sola volta. L’importo massimo è di 600 euro per ogni beneficiario, più o meno 10 sedute di psicoterapia, ma è riconosciuto solo a chi ha l’ ISEE inferiore a 15mila euro. Il bonus infatti viene rimodulato secondo le fasce di reddito. ISEE compreso tra 15mila e 30mila euro: bonus fino ad un importo massimo di 400 euro; ISEE superiore a 30mila euro e non superiore a 50mila euro importo massimo di 200 euro.
Per quest’anno sono stati stanziati 10 milioni di euro che purtroppo permetteranno di soddisfare poco più di 16mila beneficiari, si tratta solo di un piccolissimo passo, ma è il primo concreto segnale che il benessere psicologico viene considerato parte integrante del diritto alla salute.
Il Bonus può contribuire anche a sfatare il falso mito che rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta sia qualcosa di cui imbarazzarsi. Nella nostra società è, purtroppo, ancora forte il pregiudizio che chi necessita di cure psicologiche è “matto”. Invece iniziare un percorso psicoterapeutico significa riconoscere un proprio stato di malessere ed effettuare la scelta coraggiosa di voler cambiare per stare meglio; dimostra il desiderio di mettersi in discussione e di cercare di capire il proprio disagio.
Il primo passo per usufruire del bonus è rivolgersi al proprio medico di famiglia o pediatra che dovrà valutare la situazione e prescrivere se è il caso l’incontro con lo specialista. Spesso le richieste non provengono direttamente dalla persona interessata, ma da genitori o parenti, che trovano problematicità a riconoscere il malessere o la difficoltà del proprio figlio, senza capire che una difficoltà di apprendimento, un disturbo comportamentale se diagnosticato precocemente può essere in qualche modo superato. Il bonus può servire ad innescare il meccanismo della richiesta di aiuto e spingere i genitori, nel caso dei minori, o la stessa persona interessata ad aprirsi e a parlare dei propri problemi.
La richiesta del contributo va inoltrata attraverso la piattaforma INPS. Sarà l’INPS a redigere le graduatorie, distinte per regione, secondo l’ordine di arrivo delle domande, con priorità per le persone con ISEE più basso.
Avuto il riconoscimento al bonus la seduta va prenotata presso uno dei professionisti che garantiscono l’erogazione delle prestazioni secondo le procedure e con le modalità definite nel decreto, sarà l’Ordine nazionale degli Psicologi a fornire all’INPS l’elenco dei psicoterapeuti iscritti all’albo.
A conti fatti saranno davvero pochi, coloro che potranno ottenere un sostegno economico per superare la loro condizione di difficoltà psicologica, ma l’importante è cominciare ad accostarsi ed a conoscere i servizi di assistenza psicologica. Per chi non lo sapesse il Sistema Sanitario Nazionale, tramite le ASL di zona, già consente ai cittadini di poter fruire di 5-8 sedute dallo Psicologo al costo complessivo del ticket, cioè 35 euro totali, per accedere serve l’impegnativa del medico di base, i tempi di attesa sono ancora lunghi ma ci auguriamo che il servizio venga presto incrementato sul territorio della nostra Regione.