Home Cronaca di Napoli e provincia Covid-19, spunta una nuova pista per l’innesco del contagio in Italia: troppe...

Covid-19, spunta una nuova pista per l’innesco del contagio in Italia: troppe le coincidenze

È al vaglio dei virologi una nuova pista per l’innesco del contagio in Italia. Secondo un’ipotesi lanciata ieri da Selvaggia Lucarelli riportata sul sito Tpi, e discussa anche questa mattina in un servizio di Agorà, trasmissione di RaiTre, il contagio nel nostro Paese potrebbe essere partito dalla Fiera del gelato Sigep a Rimini, svoltasi dal 18 al 22 gennaio, “l’appuntamento professionale più importante al mondo dedicato al gelato artigianale e all’arte del dolce” che ha visto la partecipazione di 1250 espositori provenienti da 30 Paesi e ha registrato oltre 200mila presenze.

Immagine del padiglione Sigep (https://open.online.it)

Ed è qui che si ritrova, secondo la giornalista, un legame tra Wuhan (epicentro dell’epidemia in Cina) e Codogno (epicentro dell’epidemia in Italia). Le due località distanti migliaia di chilometri nel mondo si ritrovano vicinissime all’evento romagnolo: nel padiglione B3, al quale appartengono 60 stand compaiono Wuhan Huiyou Wood Products (azienda che produce oggetti biodegradabili come cucchiaini e vassoi), Il punto italiana di Nanni Franco di Crema e la Pomati Group srl di Codogno, che realizza macchine per il cioccolato.

Nello stesso padiglione ci sono poi uno stand di un’azienda di Collegno (To), dove ad oggi si registra un numero anomalo di contagi, di San Marino e Treviso, altre realtà dove i casi sono davvero numerosi ma anche di molte altre aziende del Nord Italia (Torino, Varese, Milano, Schio, Legnano… ) e del Sud Italia, da Caivano a Reggio Calabria.

Il giorno dopo la fine della fiera, ovvero il 23 gennaio, veniva ordinato il lockdown di Wuhan.

“Insomma, impossibile stabilire se questo sia il luogo in cui tutto è iniziato a Codogno – afferma la Lucarelli – ma è innegabile che per un’eventuale indagine epidemiologica i tempi tornano e potrebbe essere una pista interessante”.

E ad avvalorare l’ipotesi anche le dichiarazioni ad Agorà, del titolare di un’azienda del Nord Italia che ha preso parte alla Fiera del Gelato: “Siamo stati tutti male dopo il Sigep. Io mi sono sentito male l’ultimo giorno, durante l’evento, ma anche i miei nel periodo subito successivo, mio padre ha avuto una tosse molto forte senza febbre ma per due settimane”.

Previous articleCoronavirus, il vademecum: che cosa fare e chi chiamare in caso di dubbi
Next articleCoronavirus, bollettino Campania del 26 marzo: 145 nuovi casi