“Con l’avvento della fase 2 e la possibilità di eventuali ricadute, tutti i medici di medicina generale (Mmg) del Paese devono poter intervenire, con libertà di prescrizione, su diagnosi clinica, in scienza e coscienza, laddove i pazienti presentino sintomatologia da Covid-19, anche in assenza di un tempestivo tampone faringeo (come imposto in alcune regioni), al fine di garantire il diritto alla salute ed alla vita dei cittadini italiani, senza alcuna discriminazione territoriale, dovuta all’autonomia delle singole regioni, con violazione del principio d’uguaglianza. È necessario un protocollo univoco nazionale, per la terapia domiciliare precoce”.
Così l’avv. Erich Grimaldi, del Foro di Napoli, amministratore di due gruppi Facebook, denominati “#esercitobianco e #Terapia Domiciliare Covid per tutte le regioni”, composti da oltre 20.000 membri, che, facendo seguito all’appello dei 100mila medici, dopo aver condotto diverse dirette live, con medici come il dott. Luigi Cavanna di Piacenza, con il prof. Claudio Puoti, con il dott. Paolo Ascierto, con il dott. Antonio Marfella, con il dott. Mario Balzanelli e con molti Mmg ed emergentisti di varie regioni, con pec del 30 aprile 2020, ha diffidato ed invitato la Presidenza del Consiglio ed i Governatori delle Regioni, a stilare, attese le palesi differenze nella tutela dei diritti e della salute dei cittadini, un protocollo univoco, di carattere nazionale, per la terapia domiciliare precoce.
L’Aifa inoltre con nota del 29 aprile 2020, ha altresì chiarito che il farmaco non ha limitazioni prescrittive e non è richiesta la prescrizione specialistica.
L’Avv. Grimaldi, ha pertanto chiesto formalmente, all’Aifa, di inserire il Plaquenil ovvero l’idrossiclorochina, “nella lista dei farmaci carenti”, sburocratizzando il sistema, attesi i ritardi comunicati dalla Sanofi, per quanto concerne la distribuzione: “L’approvvigionamento alle farmacie, nel normale ciclo distributivo ovvero dai grossisti di riferimento, stante la carenza, è contingentato e, per ovvi motivi, non adeguato a garantire la domanda, anche da parte dei pazienti affetti da malattie croniche quali Lupus Eritematosus e artrite reumatoide” ha concluso Grimaldi.