“Impossibile che il virus provenga da noi”. Con una dichiarazione pubblica alla CGTN cinese il direttore del laboratorio di virologia della città cinese di Wuhan Yuan Zhiming ha smentito le varie “teorie complottiste” che vedrebbero la struttura all’origine del contagio per una fuga “incidentale” del virus. La maggior parte degli scienziati sarebbero concordi sull’ipotesi del passaggio virus dall’animale all’uomo, probabilmente in un mercato di Wuhan che vendeva animali selvatici vivi.
A destare ancora allarme e sospetti però la vicinanza dell’istituto di virologia al mercato incriminato, unitamente alle dichiarazioni di pochi giorni fa del Nobel per la medicina Luc Montagnier che nel corso di un’intervista a un podcast francese di salute si è detto convinto che il virus sia frutto di una manipolazione in laboratorio e che sia stato rilasciato a Wuhan per errore. Anche lo staff dirigenziale dell’Intelligence Usa e della sicurezza nazionale americana starebbe esaminando tra le altre questa possibilità, a causa delle preoccupazioni già manifestate nel 2018 da una delegazione statunitense che aveva visitato il laboratorio e lo aveva ritenuto carente dal punto di vista delle misure di sicurezza.
“Se la Cina è intenzionalmente responsabile, dovrà pagare la conseguenze della pandemia” ha dichiarato Donald Trump in merito, ma “non se è stato un errore”.
“Nessuno dei ricercatori si è infettato – ha replicato Yuan Zhiming – e l’intero istituto sta conducendo ricerche in diverse aree correlate al coronavirus. Sappiamo esattamente – ha aggiunto – che tipo di ricerca viene svolta all’istituto e come gestisce virus e campioni”.