Le dichiarazioni dell’attaccante sulle vicende di mercato degli ultimi mesi e sul suo infortunio
“Ho commesso degli errori, mi sono fidato delle persone sbagliate e sono stato ingenuo. Sono responsabile di tutto ciò che faccio e delle conseguenze. Ho imparato molto da questa vicenda. Ho capito di chi posso fidarmi e di chi no. Ho imparato ad accettare le cose così come sono ed ho capito che anche fuori dal campo bisogna stare bene. Sono successe molte cose che non mi hanno lasciato indenne, per questo non ne ho parlato fino ad ora. Adesso però sto bene”.
Ha dichiarato così Amin Younes, l’ex attaccante dell’Ajax nel corso di un’intervista con l’agenzia tedesca Dpa. A proposito poi del “rifiuto” dello scorso gennaio al Napoli ha aggiunto:
“Sono stato consigliato male e le comunicazioni sono state pessime, ma io non ho firmato nessun contratto. Non è vero che non sono venuto a Napoli perché non mi piaceva la città, nemmeno l’avevo vista. I tre giorni a Napoli li ho passati al centro sportivo di Castel Volturno. Quei titoli di giornale sono terrificanti, sono qui da due mesi e Napoli è una città splendida. I napoletani sono molto amichevoli. Non è stato fatto un torto solo a me, ma anche a loro. E sul contratto con il Wolfsburg non c’è nulla di vero. Ci sono stati contatti con altri club in questi mesi, non posso aggiungere altro. Ma una cosa posso dirla: non ho firmato nulla. Con il Napoli ci siamo incontrati a luglio ed abbiamo discusso di tutto. Alla fine ho trovato persone sensibili ed anche il club ha chiarito che avrei fatto al caso loro. Mi hanno confermato nonostante mi fossi infortunato gravemente dopo l’accordo”.
Sull’infortunio ha aggiunto quindi:
“Mi allenavo con un preparatore e durante uno sprint mi sono lesionato il tendine d’Achille. Per fortuna Ancelotti ha voluto comunque tenermi, è stato un grande apprezzamento. Non ha creduto a tutto ciò che è stato detto, si è fatto la sua idea. E se avesse creduto che potesse esserci qualche problema, certamente non mi avrebbe voluto in squadra All’inizio attorno a me sentivo una sensazione strana, come se tutti avessero un interrogativo su di me. Penso di potergli far cambiare idea. Per ora sono tornato ad allenarmi sul terreno di gioco, corro e faccio alcuni esercizi con il pallone. Ma non voglio predire il giorno in cui tornerò a giocare, perché l’infortunio è davvero complicato”.