Roma–Napoli 0-1, Conte non si nasconde: “Abbiamo mandato un messaggio a noi”.
Il Napoli di Antonio Conte sbanca l’Olimpico con il risultato di 0-1 dopo una prova di carattere, maturità e organizzazione. Il successo contro la Roma rilancia la corsa degli azzurri e conferma la crescita di una squadra che nonostante le assenze continua a rispondere presente.
Al termine del match, Conte si è soffermato su temi importanti come la gestione delle difficoltà, la forza del gruppo e persino la necessità di ritagliarsi del tempo per sé nella pausa nazionali.
Riposo nella sosta? “In Inghilterra era la normalità”
Il tecnico ha spiegato la scelta di prendersi una settimana di pausa durante le nazionali, una scelta molto discussa:
“In Inghilterra è una cosa usuale. Al Chelsea e al Tottenham non la chiedevo nemmeno, me la davano di diritto. Era già tutto programmato col club: ci aspettano quattro mesi in cui giocheremo sempre. Ho uno staff molto bravo e, così come facevo in Premier, rimarrò a casa per una settimana. La pressione e il preparare una partita ogni tre giorni è tanto. Una boccata d’ossigeno a me, alla mia famiglia e anche a chi rimane a Castel Volturno è positiva.”
Una delle migliori prove stagionali? “Guardato la Roma dritto negli occhi”
Conte non ha dubbi: quella dell’Olimpico è una vittoria dal grande peso specifico.
“Sicuramente venire a Roma e giocare con autorità e personalità non era semplice. La Roma arrivava da ottimi risultati ed era davanti a noi in classifica. Ho chiesto ai ragazzi una gara di personalità, di guardare l’avversario dritto negli occhi fin dall’inizio e l’hanno fatto.”
Ma resta l’allarme infortuni:
“Viviamo un momento di grande difficoltà a livello di disponibilità. Ci mancheranno giocatori ancora per un bel po’. Non sono preoccupato ma spero che a chi c’è ora non accada nulla, altrimenti la situazione peggiorerebbe.”
Il tecnico si dilunga poi sulle scelte tattiche rese obbligate dalle assenze:
“Abbiamo dovuto cambiare sistema di gioco, tornando al 3-4-2-1 di quando sono arrivato a Napoli. Lobotka e McTominay sono gli unici centrocampisti veri. Elmas è un jolly, oggi ha fatto il numero 10 e può giocare da centrocampista. E poi c’è Vergara, un ragazzo del vivaio che dovrà giocare. Le difficoltà ci sono e ci saranno, ma il gruppo sta rispondendo con entusiasmo e determinazione.”
Il tweet di De Laurentiis: “Grande vittoria di un gruppo guidato da un vero condottiero!”
Il presidente ha celebrato sui social il successo, e Conte ha replicato così:
“Sono contento per i ragazzi. È un momento da elmetto: mantenere questo standard è incredibile. Dobbiamo fare di necessità virtù ancora per un po’. Ma con questo spirito andiamo avanti, uniti e compatti. Batti l’Atalanta, batti il Qarabag, e poi vinci qui a Roma in modo convincente. Abbiamo mandato un messaggio a noi stessi.”
Il mestiere dell’allenatore? “Ad un amico lo sconsiglio”
Chiusura ironica ma verissima:
“L’allenatore è il mestiere più… guarda, è difficile trovare un aggettivo. Non lo consiglio ad un amico, ve lo dico in maniera appassionata. A un nemico sì, invece: lo indirizzo proprio.”
“Sconsigliato.”
La notte dell’Olimpico non vale solo tre punti. Vale la conferma di un’identità ritrovata: la squadra corre, soffre, lotta insieme. E il comandante “dopo aver rimesso l’elmetto” indica la rotta:
Il Napoli è vivo e vuole restarlo fino alla fine.
