La sfortuna più forte del Napoli. Si può riassumere così la prestazione di un coraggioso Napoli uscito immeritatamente sconfitto ieri sera al Maradona nel match di Champions League con il Real Madrid dell’ex Carletto Ancelotti. Una partita, quella disputata dagli uomini di Rudi Garcia, giocata a viso aperto contro una della compagini più forti ed esperte del torneo continentale, che alla fine ha saputo imporre la propria superiorità in virtù di due errori, se così possono definirsi, commessi dagli azzurri.
Eppure la partita si era subito messa bene per i partenopei che hanno cominciato a tambur battente, aggredendo un Real prudente ma pronto a pungere con Rodrygo e Bellingham e attento a limitare le scorribande di Osimhen e soci senza però riuscire ad evitare che un colpo di testa in tap in di Ostigard, dopo la traversa colpita sempre di testa da Natan, finisse alle spalle di uno strepitoso Kepa. Il vantaggio degli azzurri, materializzatosi meritatamente al minuto 19 della prima frazione di gioco è stato però vanificato dalla rete del madridista Vinicius che ha finalizzato, infilando Meret da posizione decentrata, un pallone arpionato da Bellingham sulla trequarti azzurra dopo un avventato passaggio orizzontale di capitan Di Lorenzo, alla fine risultato in ogni caso tra i migliori in campo.
Un errore, in verità merce rara per il terzino azzurro e della nazionale che però ha consentito alle merengues di impostare il match nella maniera più congeniale alle proprie caratteristiche. Ed infatti, pochi minuti dopo il pari del brasiliano, è stato l’inglese Bellingham che ha portato in vantaggio gli spagnoli al 34° con una giocata incredibile che ha messo in evidenza tutto il suo talento. Palla al piede il ventenne inglese ha superato in dribbling, partendo quasi da centrocampo, l’intera difesa azzurra ed ha battuto con un tiro piazzato un incolpevole Meret. Il primo tempo quindi si è concluso con il vantaggio degli spagnoli. Nella ripresa Napoli nuovamente proiettato in attacco alla ricerca del pari che è giunto su calcio di rigore dopo un fallo di mano di Nacho rilevato dal Var che ha deviato in scivolata un tentativo di cross in area di Osimhen.
Dal dischetto un implacabile Zielinski ha freddato Kepa con tiro angolatissimo che si è infilato dopo aver colpito il palo interno alla destra del portiere spagnolo. Sotto tono rispetto a quanto ci ha abituato Osimhen. Tanto impegno ed un paio di colpi di testa imprecisi hanno caratterizzato la sua partita. Con un nigeriano in formato scudetto probabilmente l’incontro avrebbe preso una piega diversa. E se soprattutto non si fosse accanita la sfortuna contro il numero uno napoletano Meret, autore di una incredibile autorete su un bolide scagliato dalla distanza da Valverde che colpendo la traversa ha rimbalzato sulla nuca del portiere partenopeo proteso in volo nel tentativo di deviare il tiro, fissando il risultato definitivo sul 3 a 2 per i blancos. Ovviamente nulla è compromesso per il Napoli nella corsa alla qualificazione agli ottavi ma un pareggio sicuramente meritato avrebbe dato un’iniezione di fiducia in più ai ragazzi di Garcia. Appuntamento ora al terzo turno quando gli azzurri affronteranno i tedeschi dell’Union Berlino – sconfitti ieri sera in casa dal Braga – in un match in cui è d’obbligo la conquista dei tre punti.