Alla riscoperta di un altro dei tanti tesori misconosciuti di Napoli. Domenica prossima infatti sarà possibile partecipare ad una visita guidata alla Cappella di Santa Valentina, forse l’unica chiesa in Italia intitolata a questa martire, riaperta sei mesi fa nell’ambito delle attività collegate al Premio Cesare Filangieri bandito dalla vicina parrocchia “Immacolata e Sant’Antonio” di Cercola, da cui dipende. L’appuntamento è alle 18 in via De Meis 501 (quartiere Ponticelli) non lontano dall’ex Istituto Petrone. E alle 18,30 altra visita guidata, stavolta alla Cappella dei principi Filangieri e cioè nella parrocchia “Immacolata e Sant’Antonio” di via Domenico Riccardi 165 (nel comune di Cercola). Praticamente a due passi, in quanto via Riccardi è la continuazione di via De Meis, che a un certo punto cambia nome…
La preziosa chiesetta della zona orientale è stata riaperta a marzo in occasione della presentazione di un libro dello storico Luigi Verolino (“La cappella di San Valentina nella contrada Petrone a Ponticelli”) sulla giovane donna che nel 309 fu vittima delle persecuzioni in Palestina. Tra gli elementi di pregio, il pavimento maiolicato e alcune urne funerarie aristocratiche con stemmi e “coperchi dipinti a guisa di pietra”. Suggestiva la statua in cera della santa (sembra che in una teca di vetro sia conservata anche una ampolla col suo sangue), opera del 1814 dello scultore Benedetto Agrizzi. Santa Valentina ricorre il 25 luglio anche se molte di coloro che portano questo nome sono solite festeggiare il 14 febbraio. Le celebrazioni sono officiate da padre Biagio Miranda parroco della chiesa “Immacolata e Sant’Antonio” di Cercola.
E poi la seconda visita guidata, appunto in questa chiesa-monumento di via Riccardi a Cercola che (quando questo territorio in continuità con Napoli ancora non era un comune a sé stante) era la cappella gentilizia accorpata al palazzo dei principi Piscicelli-Filangieri d’Arianiello dove nacque e fu battezzato il giurista Gaetano Filangieri. Il Premio nazionale di poesia musica e fotografia è intitolato al padre, Cesare Filangieri, che trascorreva molto del suo tempo nella bella dimora. Benchè abbia più di 400 anni, la chiesa ha mantenuto il suo patrimonio artistico tra cui un pregiato altare maggiore in marmo policromo e una Immacolata Concezione di notevole fattura nonché tre tele del Seicento tra cui quella raffigurante San Francesco da Paola e due affreschi dell’Ottocento. Di grande interesse anche la cripta, dove sono sepolti principi e uomini comuni.
Ecco dunque la possibilità di visitare due dei tesori della zona Est, che nei prossimi anni dovrebbe essere interessata da numerosi interventi di rigenerazione…
Organizzatore di queste iniziative (il Premio Cesare Filangieri, giunto alla V edizione, ha il patrocinio della Regione Campania e dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio) l’archeologo e scrittore Giancarlo Piccolo, autore tra l’altro di approfondite ricerche sulla ex cappella dei Filangieri.
Continuano dunque le iniziative promosse dalla parrocchia per fare rete e favorire l’accesso alla cultura di tutti.