Un seminario diviso in quattro giornate (14, 21 e 28 marzo e 4 aprile) su “Tattica e strategia di regata”.
A condurlo, due fuoriclasse della vela mondiale, Paolo Cian e Giuseppe Montella.
Si terranno alla Lega Navale di Napoli, al Molosiglio, le giornate destinate all’approfondimento di due degli aspetti fondamentali per ogni velista che voglia vincere una competizione: la tattica – l’arte con cui, sfruttando gli elementi naturali (vento, onde e correnti) e le abilità e competenze personali nel governo di una barca a vela, si riesce ad arrivare davanti agli altri partecipanti alla competizione, nel pieno rispetto del Regolamento di regata; e la strategia – l’organizzazione generale del comportamento della barca nella gara velica, che prescinde dalla presenza degli altri partecipanti e rappresenta una sorta di traccia, di canovaccio della regata che si vuole portare a termine.
A svelarne i segreti, due velisti che non hanno bisogno di presentazioni.
A cominciare da Paolo Cian, uno dei migliori timonieri di match race al mondo. Atleta delle Fiamme Gialle, il suo palmares annovera, tra gli altri successi, la medaglia di bronzo al mondiale Soling del 1998 – che gli valse il titolo di Velista dell’Anno 1999.
Cian è stato timoniere di Mascalzone Latino alla Louis Vuitton Cup nel 2003 e di Shosholoza, la prima barca africana nella storia della Coppa America, nel 2007. Tra i suoi recenti successi, le vittorie a bordo dello Swan 65 Shirlaf di Giuseppe Puttini.
Anche Giuseppe Montella è un grande esperto di tattica e strategia di regata, essendo lo storico navigatore di Cuordileone, lo Swan di Ferragamo, oltre ad aver ricoperto lo stesso ruolo, tra l’altro, su Scugnizza e Shirlaf.
Nella Sala Conferenze della Lega Navale di Napoli, davanti ad una platea di appassionati di mare e di vela – i quattro appuntamenti sono già sold out – Cian e Montella analizzeranno i ruoli del tattico e del navigatore, il primo molto difficile e poco invidiato ma fondamentale per l’intero equipaggio; il secondo, poco conosciuto ma di grande aiuto al tattico e a tutto il team.
Un compito che, se svolto attentamente ed in sintonia con il timoniere, permette di prevedere e prevenire le mosse degli avversari, fino quasi a sembrare qualcosa di divinatorio.
Capacità di analisi, di sentire il vento e la barca, di comunicare al meglio con l’equipaggio saranno solo alcuni degli argomenti che verranno trattati nel corso del seminario, così come il rigore e il metodo con cui è necessario approcciarsi ad ogni competizione in mare.