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50 sfumature di tennis

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50 sfumature di tennis
Un libro di Paolo Bertolucci

50 sfumature di tennis. Il tennis italiano è diventato uno sport di massa mediatico dopo lo splendido 2024 targato Jannik Sinner…

Il tennis italiano è diventato uno sport di massa mediatico dopo lo splendido 2024 targato Jannik Sinner che ha siglato il primo numero italiano nella classifica Atp, due major – nel 2025 anche un altro Australiani Open – e due Coppa Davis consecutive (la prima nel 2023), insieme ad un’altra primizia: le prime Finals vinte da un italiano.
Con uno Sinner che si scalda in allenamento con 5000 spettatori sul Campo Centrale del Foro Italico ed in attesa della stagione che conta sul mattone casca a fagiolo il libro “La storia del tennis in 50 ritratti (pagg. 160, euro 24; editato dall’ottima Gallucci)” scritti da Paolo Bertolucci e con un bellissimo saggio storico introduttivo di Vincenzo Martucci – “Da sport dei Re a re degli sport” –  che disegna la storia del “gioco della mano” dai primordi etimologici, alle origino storiche fino all’era Open con splendide sezioni monografiche concernenti gli Slam maschili e femminili.
Poi è la raffinata penna tennistica del nostro alfiere azzurro Paolo Bertolucci a disegnare i 50 ritratti del meglio del tennis mondiale e nazionale da Don Budge – autore del primo Grande Slam – fino all’Aussie Rod Laver che raddoppiò questo primato. Le belle tavole pastellate di Giordano Poloni alternano questa galleria di ritratti che Bertolucci disegna da esperto. Accanto ai mostri del Fab Four – Djoko, Nadal, Federer, Murray – ,ritroviamo il folle Jmmy Connors e “quell’io sprezzante, ironico e insofferente” che governava John McEnroe.
L’impresa con banane annesse di Chang contro Ivan il terribile a Parigi 1989, lo splendido Becker dei primi anni giovanili a Wimbledon e tanti altri tennisti che tra talenti e falene (Guga Kuerten) hanno reso questo sport popolare e ricco. In un puro spirito da parità dei sessi Bertolucci delinea anche da buon Esiodo un catalogo tennistico al femminile che da Billie Jane King arriva fino ai giorni nostri: Evert, Navratilova, Graf, Seles, fino alle sorelle Williams.
Per gli uomini nella galleria Open Nastase, Borg, Agassi, Sampras, Edberg, Lendl vengono ricordati per le loro vittorie e per i loro ritorni anche come coach. Wilander per la sua splendida versatilità che ne fanno ancora oggi un talento comunicativo per pochi. Gli italiani? Panatta chiaramente sugli scudi per il suo meraviglioso 1976, ma anche per la sua forza creativa e fisica che ne facevano kriptonite per l’Orso Borg a Parigi. Ma largo spazio viene dato anche alla Schiavone, alla Errani ed alla Pennetta, non dimentichi del meraviglioso 2024 di ‘Jas’ Jasmine Paolini. Sinner, “il profeta dai capelli rossi”? Un futuro già in progress che solo il più giovane e titolato – nei Major – Carlitos Alcaraz potrà fermare? Andiamo a vedere…