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DSA: le tre domande più frequenti

DSA: LE TRE DOMANDE PIÙ FREQUENTI

Risponde la logopedista Dott.ssa Mariagrazia Ingenito

Sono tante le domande che si innescano nella mente dei genitori quando si parla di DSA. I  Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rientrano tra i disturbi del neurosviluppo, si manifestano nella scuola primaria e riguardano la capacità di leggere, scrivere e fare i calcoli in modo corretto e fluente. Questi disturbi dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nel processo di lettura, scrittura e calcolo, cioè da un diverso funzionamento del cervello e delle sue modalità di apprendimento. È una caratteristica innata e non transitoria, ciò significa che accompagnerà l’individuo per tutta la vita, anche se le difficoltà con il tempo potranno essere compensate con un’adeguata riabilitazione.

Esiste una correlazione tra disturbo specifico dell’apprendimento e pregresso ritardo del linguaggio?

Numerosi sono gli studi scientifici effettuati negli anni che configurano il disturbo del linguaggio come fattore di rischio per i disturbi specifici dell’apprendimento. Gli apprendimenti scolastici richiedono una perfetta organizzazione di diverse funzioni cognitive. Per apprendere la scrittura in maniera adeguata, il bambino  deve possedere una serie di prerequisiti che favoriscono l’apprendimento, tali prerequisiti sono: attenzione visiva ed uditiva, memoria verbale e visiva, percezione visiva, competenze grafo-motorie, integrazione visuo-motoria, competenze metafonologiche, working memory verbale, Ran (Rapid Automatic Naming) e un adeguato sviluppo linguistico.

Quando, e come è possibile fare diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento?

Generalmente, è l’insegnante di classe che evidenzia delle difficoltà specifiche nel bambino e richiedere un approfondimento diagnostico. Sarà però necessaria una consulenza con il Neuropsichiatra Infantile che potrà avvalorare o meno l’ipotesi dell’insegnante, ed in  caso di necessità, programmare dei test standardizzati atti a misurare sia l’intelligenza generale sia l’abilità specifica. Ricordiamo che il livello intellettivo deve essere nei limiti della norma rispetto ai valori medi attesi per l’età, vale a dire un QI (quoziente intellettivo) almeno equivalente a 85. Con un QI inferiore al valore di 85 siamo nell’ambito di disturbo aspecifico dell’apprendimento. E’ opportuno ricordare che l’intelligenza di un DSA è pari o superiore ai valori medi, seppur accompagnata da cadute più o meno significative in specifici ambiti.

Con la riabilitazione logopedica si possono risolvere le difficoltà di un bambino con diagnosi DSA?

La riabilitazione logopedia è fondamentale. Sulla base delle difficoltà o disturbi emersi a conclusione dell’iter valutativo, è possibile formulare un piano d’intervento personalizzato e modellato ad hoc sulle specifiche esigenze del bambino, avvalendosi di materiali adeguati e accattivanti nonché di software specifici per promuovere l’acquisizione, il recupero o il potenziamento delle abilità carenti.. Il logopedista inoltre dovrà monitorare la progressione dell’apprendimento del bambino, orientare e consigliare gli insegnanti rispetto agli strumenti compensativi e le misure dispensative da utilizzare e fornire ai genitori un valido supporto nello svolgimento del loro ruolo.

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