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Tutti liberi di andare al mare. Ma ecco le regole da rispettare

Ora l’attenzione si sposta sulle vacanze. È evidente che con la bella stagione gli italiani, se il decorso della pandemia continuerà seppur con i ritmi blandi, vorranno rifarsi per il lockdown. E magari rifarsi anche con gli interessi. Mare e spiaggia, quindi, per chi non sceglierà la più tranquilla montagna.

Ma ci vorrà cautela. Non si potrà affollare spiagge e stabilimenti come se niente fosse, ci saranno delle regole da rispettare: accesso solo su prenotazione, registro delle presenze, divieto d’accesso per coloro i quali avranno temperatura al di sopra dei 37,5°.

Lo si evince dal Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus Sars-CoV-2 messo a punto dal Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, gli esperti delle Arpa e altre istituzioni.

Proviamo ad elencare, qui di seguito, tutte le norme, che valgono sia per i gestori degli stabilimenti balneari che per i bagnanti.

Viene innanzitutto raccomandato:

  • di prenotare l’accesso agli stabilimenti (anche online), eventualmente per fasce orarie, in modo da prevenire assembramenti, e registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy;
  • di utilizzare cartellonistica e locandine con le regole comportamentali per i fruitori delle aree di balneazione e i bagnanti per prevenire e controllare i rischi – comprensibili anche per utenti di altre nazionalità;
  • di regolamentare gli accessi e gli spostamenti sulle spiagge, anche attraverso percorsi dedicati, e disporre le attrezzature, in modo da garantire in ogni circostanza il distanziamento interpersonale;
  • di garantire distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare, in ogni circostanza, anche durante la balneazione;
  • di controllare la temperatura corporea, ove possibile, del personale e dei bagnanti con interdizione di accesso se questa risulta superiore ai 37,5°C;
  • di vietare qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti, quali, tra l’altro, attività di ballo, feste, eventi sociali, degustazioni a buffet;
  • di interdire gli eventi musicali con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale;
  • di pulire, con regolarità almeno giornaliera, le varie superfici, gli arredi di cabine e le aree comuni e sanificare in modo regolare e frequente attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra gli utilizzi promiscui;
  • di non trattare in alcun caso spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali con prodotti biocidi;
  • di evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura da spiaggia;
  • di dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani;
  • di fornire disinfettanti e DPI adeguati al personale (mascherine, schermi facciali, guanti) e utilizzare obbligatoriamente DPI in caso di contatti ravvicinati con bagnanti e attività a rischio.

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