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Smentiti i soloni del Nord: i fatti stanno premiando le cure di Ascierto e Tarro

La parata di super virologi ed epidemiologi, spacciati tutti per luminari, è stata impressionante in questi mesi scanditi dall’epidemia. Sono comparsi in tv a tutte le ore, spesso contraddicendosi e creando solo confusione, com’è accaduto, per esempio, sull’indicazioni per l’uso delle mascherine. Qualcuno di questi papaveri dichiarava e per la verità ne è ancora convinto che le dovessero indossare solo gli infetti, per evitare di spruzzare le famose goccioline addosso ai sani. Ma era chiaro anche a un bambino delle elementari che non potendo sapere chi fossero gli infetti, data la presenza sicura degli asintomatici, l’unica soluzione logica e possibile era che tutti indossassero le mascherine. Vai a farglielo capire. Insomma questi super campioni hanno impazzato ed è capitato pure che quando il proscenio è stato dato a due illustri scienziati napoletani, hanno cominciato persino a dileggiarli. Una delle vittime di questa arroganza “nordista” è stato il dottor Paolo Ascierto, responsabile di aver applicato per primo in Italia, seguito a ruota da vari colleghi veneti, la cura con un farmaco normalmente utilizzato per l’artrite reumatoide. Si trattava di una sperimentazione, mutuata dalla Cina e che a Napoli aveva dato buoni risultati. Apriti Cielo. Uno di questi soloni in tv un sera cercò in tutti i modi di  minimizzare, aggredendo Ascierto che fu preso tanto alla sprovvista da non trovare nemmeno il tempo di replicare con altrettanta tracotanza.

Ebbene ora i fatti sembrano proprio dare ragione ad Ascierto, ed anche a Giulio Tarro, un altro napoletano preso di mira dalla casta lombarda.

Secondo l’Aifa (l’Associazione italiana per il farmaco) sono infatti risultati “incoraggianti anche se non definitivi”, quelli sul Tocilizumab, il farmaco utilizzato solitamente per trattare l’artrite reumatoide. Lo studio suggerisce che possa ridurre “significativamente” la mortalità a un mese, ma che il suo impatto sia meno rilevante sulla mortalità precoce. Promosso dall’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, “in condizioni di emergenza, con elevate aspettative e assenza di trattamenti efficaci”, spiega l’Aifa è stato il primo approvato da Aifa nel corso della emergenza Covid19. I risultati appunto riguardano lo studio guidato da Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’ospedale “Pascale” di Napoli.

Abbiamo detto di Giulio Tarro. Sin da subito disse che il virus sarebbe diventato più debole con la buona stagione, predisse che quest’estate avremmo potuto fare i bagni al mare e soprattutto invitò ad utilizzare una tecnica antichissima e semplice, quella di curare i malati di coronavirus con il sangue prelevato dai guariti. Anche lui fu sbeffeggiato, anche lui sta ottenendo, dai fatti, clamorosi riconoscimenti. Il virus si è indebolito, a mare pare proprio che possiamo andarci (seppur con i distanziamenti d’obbligo) e soprattutto le cure con il plasma dei guariti hanno dato risultati eccezionali a Pavia e Mantova, dove la sperimentazione è stata eseguita. Il che, tradotto in pratica, vuol significare che quando la scienza produce professionisti validi non ha confini, e che anche al Sud possiamo dare la paga ai superbi professoroni nordisti.

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