I giovani bombardati dal brutto e dal male che toglie la speranza. Genitori distratti, il silenzio degli scienziati
L’omicida sedicenne ora racconta che sentiva la voce del diavolo, turbato dalla serie televisiva “Lucifer”, ma la razionalità dimostrata con i comportamenti successivi all’accoltellamento in provincia di Bologna di una ragazzina inerme, Chiara, appare incompatibile con una diagnosi di follia…
Le indagini proseguono ma, intanto, una cosa è certa. Inondati quotidianamente da immagini brutte devianti violente sin dall’età delle elementari – tramite canali televisivi, Tiktok e altri social che i genitori stressati o ignoranti (e per questo convinti di essere moderni avanzati anticonformisti) si guardano bene dal controllare – i bambini si abituano al brutto (ed al male), che entrano nel loro immaginario (anzi, concorrono a formarlo) come “normalità”… E se non c’è un rigetto istintivo, del brutto e del male, è più facile che (una volta abituatisi all’idea) ci capiti di compierlo…
Se il vituperato Lombroso sosteneva che un soggetto che aveva commesso un determinato crimine era irrecuperabile è perché, alla luce delle conoscenze scientifiche di quell’epoca, si credeva che il cervello, una volta formatosi (attorno ai vent’anni) fosse immodificabile; e dunque che quell’azione criminosa dipendesse da una lesione, da un difetto cerebrale insomma, irreparabile e che avrebbe portato prima o poi alla reiterazione del reato… Ma poi la scienza ha assodato che se una parte del cervello è rigida, deterministica (e può agire solo secondo modalità stabilite geneticamente), c’è un’altra parte della struttura cerebrale che è invece “plastica” e cioè si modifica in base alle esperienze, le quali generano sinapsi nuove con circuiti prima inesistenti (da qui nasce la possibilità di curare i malati psichiatrici).
E figuriamoci – alla luce di questi assunti scientifici – quel che avviene nel cervello ancora in fase di sviluppo di un bambino o di un adolescente, con queste “cattive influenze” che incidono automaticamente sulla formazione dei canali neuronali proprio nella fase dell’evoluzione della struttura cerebrale nonchè dello sviluppo ormonale, nella delicatissima fase in cui dal cervello partono i comandi per la formazione degli organi (anche sessuali). “Cattive influenze”: immagini o discorsi che generano dubbi e paure, confusione e disorientamento devastanti nella fase della ricerca della propria identità. Ciò è da tener presente anche per la questione LGBT relativamente alla strategia del gender portata avanti sin dal 2013 nelle scuole.
La violenza e l’horror, le mostruosità dilaganti lacerano il tessuto che ci unisce ed attentano alla integrità della persona ma non c’è tutela per i giovani, mandati allo sbaraglio. Intanto gli scienziati clamorosamente tacciono, nel timore di essere criminalizzati.